GIORNI STRANI

1985: Asia non Asia dei Pooh... (1)


   Ecco un brano dall'album omonimo dei Pooh non propriamente fortunato, Asia non Asia, annata 1985. A mio parere le musiche e i testi sono di grande spessore. Un affresco sul più grande e variegato dei continenti... fors'anche il più affascinante.   Registrato per metà in Giappone, il disco impiega le avanzate tecnologie del luogo, chitarre sintetiche e tastiere a volontà, su cui spicca sempre la voce di Roby Facchinetti. E non viene mai a mancare quell’atmosfera orientaleggiante. Asia non AsiaNella notte elettrical'Asia ha mille suoni chiudi il passaporto e poi sei nelle sue mani.L'aria sa di nafta e temporali spiriti nel vento e grattacieli io come un bambino arrivato da lontano sono qui toccare un sogno ma che stranosembra solo una città. Portami alle stanze di Saigon nei tramonti d'oppio sul Mekong fammi tirare a sorte sotto la luna di bambù e di lampiper la ragazza dagli occhi d'oro e una carta d'imbarco per scappare via. Asia non Asia nella notte elettrica Asia non Asia cambia e chiama Americanasce e muore come noi e fan l'amore come noi si domandano nel domani e si scambiano violenza ed allegria. L'Asia dei computers e dei gong dell'alba di Hiroshima e dei Vietcongio la sto toccandorespirando il suo respiro con la fretta di un primo amore dietro l'ultima tigre e l'ultimo metrò. Asia non Asia dentro un taxi rapidoAsia non Asia antenne sull'oceanoun'ultima fotografia e l'Asia mi rimanda via non le ho visto il cuoredietro il loro sorriso dove non si va. In frontiera veglianopiccoli ufficiali per i loro occhi noisiamo tutti uguali. Nel prossimo post spenderò due paroline sull'Asia in chiave macroeconomica. Buongiorno a todos!