GIORNI STRANI

In libertà... Amori non corrisposti e "Amori asimmetrici"...


 
    Giorno a tutti. Fa effetto leggere cose che si sono scritte qualche anno addietro, dato che  puoi cambiare  punto di osservazione, e infilarti in altri corridoi che ti conducono in zone diverse della stessa città. In questo caso, la meravigliosa e ridente Cittadella dell'Amore e dei sentimenti che vi orbitano attorno. E sì, perché la fauna esistente è assai variegata e cangiante...>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>    Più volte, io, Tommy e Pat – il secondo “club delle suocere” dopo il binomio storico delle Comari –, giorno dopo giorno, avevamo provato a realizzare uno schema degli amori di quella gabbia elettrostatica. Non era stata impresa facile, le giornate erano mutevoli, le nature erano fluttuanti, e non poche volte le nostre opinioni erano discordanti. In particolare, i miei due compari non si trovavano per niente d’accordo sui sentimenti di Laura. Tommy era convinto che vibrasse per Vladimiro, mentre Pat insisteva che era cotta di Alessio. D’altronde, non aveva mai fatto filtrare verso l’esterno espliciti segnali di profondo rapimento sentimentale, e ciò la rendeva ancor più intrigante. E Roland? Da un bel pezzo ne era uscito da quella catena di sfigati. Poteva darsi che, in fondo in fondo, era l’unico che non avesse bisogno di nessuno, anche se comunque il disinvolto e libero legame con Daniela procedeva a gonfie vele; segno che anche alla rossa, un amore privo di catene, un cercarsi disperatamente dopo una tregua di svariati giorni, era la soluzione più congeniale.   Dopo tanto mescolare e rimpastare, la nostra arzigogolata conclusione concordata fu la seguente: Laura amava Alessio, poiché era affamata della sua natura dilaniata, della  fragilità di quest’anima avvezza a pescare nel torbido. Per lei era un fratello spirituale da accudire. Ma il riccioluto era innamorato perso di Monica, bella e slanciata, vitale e al contempo proiettata nel futuro. Tra l’altro, non di rado, la biondina faceva capatine nel “club virtuale degl’Inquieti”; per lui, era a tutti gli effetti una sorta di supercocktail energetico e vitaminico. E quest’ultima? Che Dio benedica questo giro di anime devote e destinate a non essere corrisposte dall’altra metà! Monica stravedeva per quel pennellone di Vladimiro, uno spirito alla Peter Pan. Era attratta dalla volubilità e dalla sua leggerezza, parenti prossimi di una testa superficiale e immatura; aveva necessità di sentirsi ragazzina, e con il fidanzatino, dall’alba al tramonto, si sentiva sempre così.Conclusione del cerchio vizioso: Vladimiro ardeva per Laura, era il suo completamento perfetto. Aveva bisogno di ordine, di rigore, del suo calore, tutti ingredienti che, evidentemente, non gli erano stati trasmessi dalla figura materna. Insomma, quel giro di amori era un circolo che faceva venire il mal di testa solo a leggerlo. Il guaio era che girava solo in un senso, sicché, in quella sorta di gabbia elettrostatica, nessuno pareva essere corrisposto dal proprio amore…  >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Ora, in questo scorcio  provai a immaginare la pena di chi non è contraccambiato... Ma addentrandomi per altri corridoi della Città sopraccitata, mi è venuto in mente che ci sono situazioni più sfumate e non certo facili: ossia quando una persona  prova vero Amore, ma la  controparte   avverte quel nobilissimo sentimento  a tutti noto come "amicizia", magari all'ennesima potenza. Oppure potrebbe anche succedere che ci sia Amore da ambo le parti, ma uno dei due lo sente in modo eccessivamente protettivo, perché l'altro è in una chiara posizione di fragilità e/o debolezza oppure per una propria inclinazione a rivestire il ruolo di crocerossina/o (mi sovviene il mio papi).  E voi, avete qualche esempio concreto da raccontare (personale o meno) di una forma di "amore asimmetrico"? in cui ci si ama o ci si è amato in maniera assai differente l'uno con l'altro? Buenas noches!