GIORNI STRANI

Poesia di gioventù: Blue.


                                                 
                                     Una poesia di gioventù. A voi.                    Blue Mosche d'acciaioe cupe risonanze nell’utero malsano dell’alba senza luceocchi di vetroe occhi di braceche schizzanocome le sfere opache di un flipper umanodietro sbarree dentro nicchiesolo corpi umidiforse lobotomizzatiche si contorcono e reclamanoe suggono come zimbellil’altrui potestà:altrine arriveranno.  Danza estaticala tribù modernadegli acidi e degli amuleti,sull’orlo del vorticedella passionepiù irriverentee più turbinosa.Innominata. E nell’epicentro Lei, ministro del piacere:legiferae promettee trasmutacome pennuta regina cangiantela bronzea donna senza uova:è il dominioimpassibiledell’Incertezzaincarnatanell’uomo di argilla. E' il dominiodegeneredell'imberbesurgeredi fantoccidi possibilità.   *****