GIORNI STRANI

1980


      Rieccoci... Auguri per gli Ognissanti a todos, innanzitutto!    Per chi è nato come me nel 1970 e dintorni, ci si sente ancora di essere attaccati al cordoncino di quel periodo magico, ingenuo sotto molti punti di vista – mi viene da pensare alle "scimmiette di mare" o ai celebri occhialetti ai raggi X delle riviste –, nonché prolifico dal punto di vista musicale e culturale, e segnato dall'impegno di partecipare alla politica o dalla voglia di sdraiarsi su un prato e vivere in comunità. C'era comunque in quel periodo un certo fermento sociale, l'entusiasmo della partecipazione, processo in realtà iniziato nel decennio precedente, e che avrebbe portato a non poche conquiste in ogni dove.   Chiamatela nostalgia... forse è una prerogativa di tutte le generazioni di ogni tempo... sarà stato perchè eravamo bambini e poi ragazzi... chissà. Oggi posterò una poesiola liscia liscia del "filone semplice", a spasso per due decenni. Il 1980 ne è lo spartiacque.                                        1980                                           O giovinezza…nostraonda inesauribilespuma di libertàe di purezza,mani glabrenella creta,braccio protesoversoil cielo più terso!Mi guatimi rimembrim’indichicrudamentele pietre disseminatedel buon cammino… … Cento lireper una brioche,i chinotti e i balocchidel caro nonnoal mercato,pane burro e marmellatadalla finestra.Biciclette da crosse fanciulliche si appallottolavanodopo la scuola.Le “scartarelle” le bigliei minifresbee delle patatinee i tappi delle bottiglie.Quella maledetta estatedell’Ottantunodilaniatadai nervi di una madre. … I tempidell’adolescenzaalla scuola media:i primi brividi soffusialla vistadi seni acerbiin espansioneper una risatao per un saltello;e le battagliea “pallaguerra”nel cortile grigiotra occhi obliquie figure flessuose. … Poile route e i campeggi,i canti e i fuochinell’oscuritàcon gli scout.Il primo piantoper un amoreincompiuto.La prima lacrimavischiosa,schegge senza sensodi estasie turbamento!E il profilo squadratodel Politecnico,palestra di vetro e pannelliper soliapprendisti uomini. C’era una voltal’antemurale.Un oratorio.Un laboratorio:dentrogiovani operosiper una maturità di carta…Giovani felicima ignari.