GIORNI STRANI

>>> Riflessioni senza peli sulla lingua, a un anno di uscita di Generazione oltre la linea


È passato poco più di un anno dalla pubblicazione del romanzo Generazione oltre la linea, l'esordio per cui non mi sono risparmiato, andando a prendermi alcuni rischi personali. Ma in certi casi bisogna essere come la cavalleria… quando si parte bisogna proseguire indomiti, ehe. Sono sobriamente soddisfatto dell’esperienza. Tanto potrei e dovrei dire, ma rischierei di essere palloso e di ammorbare persino me medesimo, quindi farò una sintesi.Quando ci si mette in gioco – è ridicolo che uno si faccia il culo come un secchio e poi si nasconda dietro la tenda come i bimbi timidi, cosa che più volte ho ribadito alla consorte – bisogna anche aspettarsi recensioni negative. Un libro, un quadro, uno stesso brano musicale vanno a toccare le corde di ognuno di noi in modo del tutto personale. Purtroppo ma anche per fortuna, direi.Mi sia consentito un discernimento: ci sono critiche oggettive che sono da condividere e concorrono alla nostra crescita, poiché sanno mettere in piedi un’idea costruttiva; altre no, in quanto impiegano la carta vetrata sull’opera in toto, accecate da chissà che cosa. Ho scelto i 5 giudizi in un certo senso più rappresentativi nel bene e nel male. Secondo il mio modesto parere, la pecca maggiore è la struttura del romanzo. Un esempio su tutti. I personaggi del libro (una ventina circa) sono presentati al lettore un po’ come il primo giorno di scuola, quando la maestra fa l’appello. Personalmente credo che questo espediente invece di fornire una panoramica esaustiva dei protagonisti, generi confusione in quanto non ci sono punti di riferimento. Tutti i personaggi sono sullo stesso piano, salvo poi (ovviamente) svilupparne solo alcuni in dettaglio.La recensione di Gialloecucina è stata comunque buona (3.5):http://gialloecucina.wordpress.com/2014/03/07/generazione-oltre-la-linea-sergio-messere/ Un esempio ora di una recensione che non posso “considerare”, in quanto contraddittoria:Apprezzo l’idea strettamente “ecologica” dell’autore, il tentativo nobile di porre l’attenzione dei lettori su problematiche attuali quali: multinazionali, OGM, e tematiche come la scoperta di se stessi attraverso la convivenza con altri in piccole comunità.Ripeto che alcuni dialoghi, per quanto lunghi e talvolta noiosi, riportano degli spunti riflessivi di un certo spessore, ma nulla di più.Ora, è evidente che la storia non è stata molto gradita (2.5 stelle, ossia “leggibile”), ma mi chiedo, potendo avvalermi del diritto di replica, come cribbio possa essere “nulla più” un libro che parla di ogm, multinazionali, evoluzione del Sapiens, filosofia della Libertà, studio di sé… Diverso sarebbe già stato se lei avesse detto che avevo scritto delle boiate scientifiche. http://sognandoleggendo.net/generazione-oltre-la-linea-di-sergio-messere/ Continuiamo nel bagno collettivo, ecco un commento essenziale che mi rende nudo e mi fa ancora sorridere:Butterfly • 14 giorni faSto libro è il festival del sesso nevrotico all'ennesima potenza.http://www.gliamantideilibri.it/generazione-oltre-la-linea-sergio-messere/ Ed ecco ora la recensione di Tamara Mussio (4.25), quella che più mi ha reso felice, poiché si è perfettamente calata nella storia come una speleologa, agganciandosi alla mia cella mentale:La particolarità e la bellezza di “Generazione oltre la linea” sta nel miscuglio di pensieri, riflessioni, analisi cervellotiche e ricerca della verità, che pervadono tutto il testo. Il lettore entra leggendo il punto di vista del protagonista, Danilo, ma è falso. In realtà il lettore viene portato senza preavviso in mezzo a tutti i protagonisti e entra nella mente di ognuno di loro, cedendo alla confusione e allo smarrimento che loro stessi provano. http://glispaccialezzioni.wordpress.com/2014/05/07/recensione-a-generazione-oltre-la-linea-di-sergio-messere/ Proprio al mondo cinema sembra avvicinarsi il suo romanzo: Generazione oltre la linea. In primo luogo per la somiglianza con il film Kill your Darlings (Giovani Ribelli), vedi l'ambientazione collegiale ed un'aria rivoluzionaria che aleggia in quei luoghi. In secondo luogo per la coralità del romanzo, fatto di numerosi personaggi. Una scelta questa poco consona per la letteratura, in quanto il rischio del romanzo corale è quello di non metter in luce nessun protagonista, distraendo il lettore. Messere si assume questo rischio, in quanto per raccontare la sua storia necessita di una generazione pronta a tutta per sovvertire l'andamento piatto e generale delle loro e delle nostre esistenze.Questa cosa del cinema mi ha sicuramente smosso qualcosina.http://www.50e50thriller.com/2014/10/generazione-oltre-la-linea-sergio.html Finiamo con un complimento che, paradossalmente, ha valorizzato la mia follia:Mah! un romanzo di folli scellerati, col certificato. Non mi ha globalmetne convintohttp://fai.informazione.it/p/4215265A-189C-45A6-98E1-46991AFAA3A6/Generazione-oltre-la-linea-Prospettiva-editrice#insComm Il mio sogno, adesso, è realizzare qualcosa nel cinema. Non è facile, ci proveremo…Epilogo: premesso che solo Chi va al mulino s’infarina, un suggerimento sincero per esordienti nel campo editoriale e non solo: mettetevi nelle mani di un buon editing! _____________________________________________________________________Link ai vari portali sparsi per l’orbe webterracqueo:http://libri-fantascienza.recensioni-prodotti.it/recensione/Generazione-oltre-la-linea-(Sergio-Messere)/#user_rating_extern18