GIROMONDO

IL RITORNO


MARTEDI’ 21  LUGLIO Ieri siamo partiti verso le 9 di mattina, con una certa calma, tempo nuvoloso e piovigginoso, novembrino. Almeno non ci dispiacerà lasciare queste isole che dovrebbero essere molto belle. Spesso succede che l’ultimo giorno è il più bello e lasciare il mare o la montagna che sia, proprio nel momento ideale, dispiace sempre tanto. Questa volta non mi dispiace per niente.15 nodi di vento che si suppone in rinforzo. 2 mani di terzaroli alla randa e via. Ma ricomincia a piovere, il vento cala e si va a motore! Fino a Suva, la capitale delle Fiji.Si entra nella baia del porto e ci accoglie il sole. Ci ancoriamo e poi con il gommone raggiungiamo il Royal Yacht Club di Suva. Sven con Jola si bevono una birra mentre vado con Peter in centro per sentire del bus che ci deve accompagnare all’aeroporto internazionale di Nadi.Al ritorno Sven ci offre la cena ed una birra al Club. L’ultima cena prima della partenza. Non male: prendo una fetta di tonno pinna gialla alla griglia.Oggi piove a dirotto e tira vento. Dobbiamo andare alla dogana in tutti i modi e ci prenderemo l’ennesima giubbata di acqua! Vedrò di coprirmi bene.Poi cercherò di visitare la città, per quello che ci sarà da vedere ed infine la solita sosta ad un internet point.  MERCOLEDI’  22  LUGLIO Oggi visita alla capitale delle Fiji: Suva.  Nella periferia sono presenti capannoni artigianali ed industriali e soprattutto il porto con la dogana e tutti gli altri uffici portuali. Andiamo all’ufficio immigrazione per dichiarare che il giorno dopo lasceremo l’isola. Due ore abbondanti per qualche timbro ed un foglietto riempito con le nostre generalità.Il centro città si presenta brulicante di gente, il mercato della frutta e verdura è grande e con tanti banchi con i mille colori dei sacchi di spezie esposte e le solite radici di  Kava essiccate. Due strade centrali sono in stile coloniale, dei primi del novecento. Tutte le case sono in legno,  colorate vivacemente, con il porticato che serve per riparare dal sole cocente e dalla pioggia scrosciante quando è la stagione estiva. Piccole botteghe di orologi, ristorantini che con pochi dollari offrono cibi soprattutto indiani e negozi di vestiti di tutti i tipi, probabilmente provenienti dalla Cina o dall’India, qualche nuovo centro commerciale con prodotti stranieri, costosi per gli abitanti dell’isola e pertanto poco frequentati. Nei grandi magazzini ci sono ampi locali con tanti piccoli negozietti che vendono cibo da consumare nei tavoli disposti nel centro del locale. Vi troviamo piatti Indiani, cinesi, vegetariani, malesi, fijiani, occidentali ecc. E’ molto bello vedere tanta gente di razze diverse che convivono, almeno nei ristorantini, in perfetta armonia. Sono belli anche i giardini, con una rigogliosa vegetazione ed il prato verdissimo. L’edificio più antico? Una chiesa in legno, piccola, di S. Andrius !!!??? Suva non è certo una grande capitale, ma, nel suo piccolo ha un certo fascino.