GIROMONDO

ISOLA DI BARTOLOME' - GALAPAGOS


Lunedì 12 Aprile  -   Isola di Bartolomè  -  Galapagos Si incomincia male! Sveglia alle 4,15 di mattina. Dobbiamo essere per le 5 davanti all’agenzia in attesa del bus che ci porterà a nord dell’isola di Santa Cruz. Arriviamo e non c’è anima viva, ci guardiamo senza dire niente, con la speranza di non essere stati bidonati. Ma alle 5 in punto arriva il pulmino. Siamo i primi a salire. Ci guardiamo di nuovo per esprimere la meraviglia di tanta puntualità inaspettata. Il bus gira per la cittadina raccogliendo i vari turisti che parteciperanno alla visita dell’isola. Ma ad una curva l’autista sbaglia manovra, sale con una ruota sul marciapiede ed urta contro un muretto di un monumento alla tartaruga che stava quasi in mezzo alla strada. Il bus sobbalza, sembra possa rovesciarsi ma rimane miracolosamente in piedi anche se di traverso alla strada. Alcune persone hanno delle contusioni ma niente di grave. Il bus mostra una gomma a terra, ammaccature sul davanti ecc. l’autista dice che non è niente e vorrebbe ripartire ma noi lo sconsigliamo e ci rifiutiamo di risalire. Alla fine arriverà un altro pullman e naturalmente pretendiamo un altro autista! La giornata non è cominciata bene ma se prendiamo in considerazione la statistica di guai, per oggi, non ce ne dovrebbero essere più avendo già avuto la nostra razione quotidiana!Il calcolo delle probabilità ci darà ragione. Arrivati ad un porticciolo saliamo su di una barca di 12 metri e navigheremo per 3 ore verso l’isola di Bartolomè. Questa è un’isola molto recente, vulcanica e questa sarà proprio l’attrazione principale. Notiamo all’avvicinarsi che non vi sono alberi ne altra vegetazione ad eccezione di 2 tipi di piccoli arbusti  qua ed in là. La roccia, evidentemente lavica, è di colore rosso e si vedono tante bocche di uscita della lava. Si sale su di una passerella di legno e raggiungiamo la cima dell’isola, 130 metri circa. Nel salire si osservano piccoli crateri e sembra che abbiano smesso l’altro ieri di eruttare. La lava sembra come un cordone che si è raggomitolato tutt’intorno. L’ambiente è primordiale e suggestivo. Scattiamo tutti mille fotografie. Dalla cima possiamo ammirare il panorama, il rosso della roccia lavica che contrasta con l’azzurro del mare, un istmo con due spiagge bianche e l’altra grande isola che sta alle spalle di Bartolomè. Qualche battello per turisti e la nave del National Geographic sono in rada.Scendiamo dalla cima dell’isola e l’organizzazione ci porta sulla spiaggia per lo snorkeling. Dobbiamo girare intorno ad piccolo promontorio con un enorme pinnacolo di roccia e tornare indietro. Il fondale è roccioso e ricco di pesce che non ha paura degli uomini. Mi tuffo per avvicinarmi a loro e solo quando sono a pochi centimetri si allontanano di poco con un garbato colpo di coda. Sono tanti, colorati, neri a strisce gialle o tutti azzurri fosforescenti, brucano le alghe negli scogli. Il momento più emozionante l’ho avuto quando mi sono trovato quasi muso a muso con un leone marino che incurante brucava, poi mi è passato accanto ed è girato dietro ad una roccia. Era adulto, forse i piccoli sono più curiosi e giocherelloni, però nuotare con accanto un leone marino per compagno è una esperienza indimenticabile. Ho visto poi il solito squalo a pinna bianca ed un paio di pinguini. Pranzo in barca e poi via per il ritorno. Durante la navigazione si sono avvicinati alla barca due fregate e veleggiavano a pochissima distanza, fino ad un metro da noi, tanto che cercavamo di toccarli. Evidentemente sfruttavano il vento prodotto dal movimento della barca e si facevano trasportare praticamente solo planando. Era meraviglioso vedere simili uccelli ad un metro di distanza mentre volano e ti guardano. Naturalmente abbiamo scattato altre mille fotografie.Rientro per le 18 su Chloe, cena e …. a letto!!