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WHANGAREI

Post n°60 pubblicato il 09 Giugno 2009 da lukyll

 

 WHANGAREI

 

La cittadina, nonostante sia la più importante del nord dell’isola, è abbastanza piccola e alla fine risulta esattamente come le altre. Un centro commerciale,centrale, una strada, con intorno una discreta zona commerciale ma soprattutto  artigianale. Sembra l’interno della zona industriale di via Calamandrei ad Arezzo, ma molto più ruspante. Tutti gli edifici sono ad un piano, Rarissimi quelli a due. E’ descritta bene dai film americani ambientati in provincia.  Le auto hanno per il 60 % il gancio di traino e almeno un terzo sono pikup, cioè hanno il cassone da camioncino. Whangarei è situata nella parte nord dell’isola, in fondo ad una lunga insenatura formata da un fiume. Intorno piccole colline con ville e case sparse nel verde dei prati e delle piante.

La parte più carina è il marina dove sono ormeggiate le barche sulla foce del fiume. Cinque edifici dei primi del novecento, rigorosamente in legno, sono prospicienti al marina. Ristoranti, alcuni negozietti e l’ufficio del porticciolo. I ristoranti sono frequentati da molte persone, il porto è sempre un’attrazione, guardano le barche, si fanno uno di quei panini tripli o una pizza e via. Ho notato che ci sono diverse persone che chiamarle grasse le faremmo un bel complimento. Alcune sono enormi. Il bello è che li trovo al ristorante con piatti enormi di cibo che si ingozzano. Peccato che si riducano così. Anche i Maori sono portati alla obesità o comunque ad essere “robusti”.

Sia la città che la campagna è molto pulita ed ordinata. Un pò meno gli abitanti che sono, come tutti gli inglesi sciattoni e vestiti senza troppa raffinatezza. Le scarpe credo che non le puliscano mai, sono pulite una sola volta nella loro vita: da nuove! Alcuni vestono in maglina anche con un freddo polare. Sul pontile ho visto l’impronta di un piede scalzo sulla brina. Comunque si fanno anche dei bei starnuti ..!! Però questo senso di ordine, di pulizia, fa piacere a vedersi, sembra che la vita sia facile nelle loro strette regole.

Non ci sono negozi di alimentari o macellerie, l’unico a vendere cibo è il grande supermercato, sufficientemente fornito, sopra gli scaffali ci sono altri scaffali con tanti scatoloni contenenti le merci vendute nello scaffale di sotto. Peggio di un nostro discount. La Coop o l’Esselunga sarebbero qui delle boutique. Molti sono i negozi di sport, bici, caccia, pesca e nautica. Lasciamo stare i negozi di vestiti, rarissime sono le donne vestite bene, ancor meno gli uomini.

Per la visita della città bastano 2 ore e c’entra anche il caffè!

Un pomeriggio sono andato in bici risalendo lungo il fiume fino ad una cascata alta 22-25 metri. Niente di che ma piacevole, immersa nel verde, con i soliti prati ben rasati, grandi alberi. 

Tanto per sgranchire le gambe. E ieri, domenica 7 giugno, siamo andati con Peter, l’altro marinaio imbarcato, neozelandese, a fare un’altra passeggiata in bici verso il mare. Ma troppo lontano, non lo abbiamo raggiunto. Al ritorno siamo passati lungo l’insenatura le cui colline sono completamente urbanizzate con delle belle villette, moderne ma con il solito stile.

Ieri c’è stata davanti a noi, sul molo, la premiazione dell’International Rally di Whangarei, dice famoso. Applausi, spumante spruzzato al vento, (che peccato ..!!), e rombo di motori.

 

 
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