D'ORIA Opinioni

EUROPEI A GIORNI ALTERNI


C’è da mettere in conto i seri problemi alla stabilizzazione e alla crescita dell’Europa ove aumentano le delusioni e i rischi di cadere in stagnanti affievolimenti o in miscredenze per “miracoli” mancati, tanto che spicca un negativo stato di fatto: cittadini e governi dei ventotto Stati continuano a sentirsi europei a…giorni alterni. Appena. A ciò, si è aggiunto un vasto ricambio di maggioranze politico-elettorali negli Stati membri, che vedono vincitori europeisti convertiti e perdenti europeisti per vocazione, immettendo sulla ribalta personaggi tutti ancora da scoprire e assetti da verificare. Ancora, è in pieno gioco, non sempre corroborante, la tendenza a far credere che il nuovo ciclo economico europeo non ha più bisogno di accorte e stabili politiche nazionali e che, in conseguenza, i vincoli dei patti comunitari possano seguire la politica del “tira e molla”. A sua volta – sbagliando – si presenta la realtà europea come un luogo, aperto a tutti, per piantare e scalare una specie di albero della cuccagna, carico di miracolistiche risoluzioni per tutte le fantasie e per i molteplici bisogni degli Stati nazionali. Intanto, di questo passo,…saremo tutti morti …