GIOVENTU ITALIANA VA

COMMENTA IL PROGRAMMA CAPITOLO III


Terza tappa di discussione tra i lettori sul documento programmatico del testo elettorale presentato dalla lista La Destra-Fiamma Tricolore per le prossime Elezioni Politiche che si terranno il 13 e 14 Aprile 2008. Invitiamo tutti gli utenti che avranno il piacere di partecipare a questa discussione ad esprimere la propria opinione. Oggi parliamo di «Trasparenza fiscale» e «Lotta al caro vita»:TRASPARENZA FISCALENoi siamo certi che il problema in Italia sia quello di ridurre l’esorbitante spesa pubblica senza dover per questo tagliare la “spesa sociale” che spesso è già inferiore a quella del resto dei Paesi europei. Vogliamo che i proventi della tassazione siano spesi per i cittadini e non per la “casta”.·         Per questo proponiamo un serio Federalismo fiscale: perché vogliamo che si sappia chi paga le tasse, regione per regione, e come le pubbliche amministrazioni usano quei soldi. Ferma restando naturalmente la tutela dei diritti civili e sociali di tutti i cittadini, una riforma fiscale seria che alleggerisca la pressione su cittadini e imprese, improntata a criteri di trasparenza e territorialità, deve consistere nell’identificare i compiti operativi e i compiti legislativi dello Stato, che saranno alcuni “esclusivi” e altri “concorrenti”con le Regioni, alle quali spetta la responsabilità delle altre leggi. Questo non è “caos”, ma è competizione tra Regioni a chi amministra meglio, a dove la qualità della vita è migliore, a dove si attirano più investimenti e a dove c’è più sicurezza e meno ladri a piede libero·         I compiti operativi dello Stato centrale devono essere ridotti e valutati a costi standard. I compiti dello Stato saranno finanziati con una delle due tasse nazionali. La prima è la “tassa per pagare i servizi dello Stato”, la seconda tassa nazionale è la “tassa per la solidarietà”. La pagano tutti, il gettito va in un “piatto comune”·         Si calcola il PIL medio pro-capite nazionale. Le regioni che lo superano non ricevono niente. Quelle dove si genera un PIL pro capite inferiore alla media nazionale incassano quote della “tassa per la solidarietà”, a condizione che non vi sia significativa evasione fiscale e contributiva. Il calcolo non viene effettuato sui valori nominali, ma sulla base del “potere d’acquisto”Tutto il resto, tutte le altre tasse, sono stabilite e gestite dalle Regioni in base ad un principio della concorrenza fiscale tra le Regioni alle quali spetta decidere quanti servizi fornire ai residenti (cittadini, imprese, associazioni ecc). La pressione fiscale varierà in funzione delle scelte degli amministratori regionali.LOTTA AL CARO VITA·         Bloccare l’automatismo della gravazione dell’Iva sulle accise dei carburanti in relazione alle oscillazioni del prezzo della benzina, fissando dei limiti rivedibili in base all’andamento dell’indice Istat e impedendo l’odioso meccanismo della “tassa sulla tassa” che ha contribuito nei soli ultimi due anni ad aumentare di ulteriori 16 centesimi al litro il costo della benzina verde ·         Abolizione del “canone Rai”, vera e propria tassa ingiusta nei confronti dell’intera cittadinanza ·         Blocco degli aumenti delle tariffe di luce, gas e telefono per due anni·         Introdurre il quoziente basato sul reddito familiare complessivo delle famiglie come criterio di base per il prelievo fiscale, in ragione anche della presenza di disabili e anziani a carico del nucleo familiare·         Realizzazione di patti concertativi con le categorie per diminuire il prelievo fiscale alle imprese italiane e ai commercianti che ridurranno i prezzi dei generi di prima necessità