GIOVENTU ITALIANA VA

LETTERA APERTA


 I fatti di Duno ci inducono ancora una volta a pensare come, sebbene siamo nell’ anno del Signore 2008, la mentalità e i comportamenti siano sempre i soliti, anacronistici.La Resistenza che combattiamo non è più quella delle imboscate e delle fughe nei boschi (tra l’altro metodo vigliacco di affrontare il nemico), ma la resistenza mentale di chi si arroga il diritto di conoscere tutta, ma proprio tutta la verità, anzi di costruirsela ad hoc per giustificare quotidianamente gli errori/orrori perpetrati nel nome della democrazia, di cui Noi siamo ospiti indesiderati al vostro convito.Voi, “democratici”, che siete per la pluralità di idee, purché non vi schiacci i piedi nei vostri giochetti di potere e ci si abbassi al compromesso; voi, “democratici”, che siete per il pluripartitismo e poi provvedete sapientemente alle elezioni ad “eliminare” gli avversari in crescita con la correzione delle soglie di sbarramento. Ora, i metodi e i toni mielosi con cui tutto il vostro teatrino ci viene presentato saranno diversi, ma il risultato non è poi tanto diverso da quel regime che tanto volevate abbattere.Leggendo su “Il Giornale” l’intervista a G. Pansa e gli ostracismi al limite del ridicolo per la pubblicazione dell’adattamento cinematografico del suo “Il sangue dei vinti”, vi dovrebbe essere facile capire quanto vi sia difficile riconoscere cosa fu e cosa è la vostra Resistenza. Afferma Pansa (autodichiaratosi “antifascista democratico”: non certo nostro supporter, ma chiaro onesto intellettuale e per questo avvalora ancor più la nostra - sua tesi): “La vendetta è figlia del silenzio, che impedisce perfino il risarcimento morale. O meglio, è figlia del silenzio imposto, che rimosse quegli eventi”. Perché dovete continuare a mitizzare quell’epoca storica che tante oscurità ancora cela? Perché solo i vostri morti meritano onore? Siamo Noi italiani di serie b, o non lo siamo proprio? Se tanto vi reputate migliori di noi, perché poi siete così tanto accaniti nella vostra persecuzione?Ancora non avete fatto i conti col passato, ciò che invece il nostro padre Almirante ci ha insegnato (“non rinnegare, non restaurare”). Ancora semplificate e mistificate una guerra tra chi il conflitto mondiale ormai l’aveva già perso e cercava di salvare il salvabile, e chi pensava già come e con quale “amico” straniero spartirsi la nostra Patria.Auctoritas, non veritas, facit legem.S. Beccardi