GJANNJSSTORY

un ricordo,un amore un rimpianto


-Paolo,guardò oltre la baia: il sole del tramonto  disegnava il mare.Sentì   una presenza accanto a lui: era Marcella.-sei qui, mormorò lei,sedendogli accanto,e accarezzandogli la mano.-è  il rifugio dei miei giorni lontani.-gli altri ti cercavano.-che continuino a farlo.-antipatico.-asociale,suona meglio,fece sorridendo.Restarono in silenzio,in quei silenzi,tra di loro,che li avevano seguiti negli anni.-sei felice Marcella?--perché me lo chiedi?-lo sai.-diciamo di si--non è una risposta.Lei s’accese una sigaretta-no, Paolo,non lo sono!non lo sono mai stata,anche se a Franco voglio bene.-Lo ami?-è il padre dei miei figli.-rispondimi,ti prego.-all’inizio si,poi sai,gli anni  sono volati in fretta,avrei voluto di più.-come tutti  noi,sussurrò Paolo.Buttò,la sigaretta oltre gli scogli:-avrei voluto che non fossero i nostri figli a tenerci assieme.-ne sono passati di anni.-un milione -,rispose Marcella.Paolo raccolse un sasso:lo lanciò con forza oltre gli scogli,nel silenzio sentì l’impatto con l’acqua del mare.Forte.Com’era forte l’impatto,ogni volta con lei.-Sai,in tutti questi anni,ho pensato a come sarebbe stata la mia vita con te,La nostra vita.-Stai zitto-supplicò lei.-non posso piccola.-le strinse il viso e la baciò ancora,come allora,come quel giorno,quando s’erano amati.-ti prego Paolo!-non credi,che t’abbia dimenticata,Marcella,eri,sei parte di questa vita mia,In ogni giorno,in ogni notte,dentro i miei maledetti amori,nelle stelle d’estate,continuò indicando un punto lontano nel cielo,nelle nebbie d’inverno,in ogni  angolo di questa vita,mi sono chiesto,perché,allora non avessi scelto me. Marcella,gli strinse forte le mani.-non lo so Paolo,tu  eri parte di quella nostra amicizia,allora,ma non chiedermi altro,non lo fare,non voglio mentirti,non voglio farti del male ancora.Paolo s’alzò,la prese per mano fino alla radura,dove non  potevano vederli.La strinse a se,ancora una volta,con quella forza che non aveva avuto allora.-Ella-,adesso la chiamava come allora-tu sei stata parte di me,ci siamo amati dopo tanto tempo,in questi anni,ho sempre cercato di tenerti accanto a me,in qualche angolo del mio cuore!Mai,potresti farmi del male,mai!Lei gli prese le mani.-Mai,Paolo,non lasciarmi mai.Il cielo era rosso nel tramonto,si baciarono ancora una volta:con amore.Come se il tempo si fosse fermato,e tornato indietro,come quella sera d’inverno al Gianicolo.Un milione di anni prima… Scritto in Roma 6 luglio 2004-riproduzione riservata.