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26 aprile 1986 , 11 marzo 2011: l'incubo ritorna


FEDELMENTE RIPORTO QUESTO ARTICOLO SCRITTO DA CARLO CASSOLA IL 5 MAGGIO 1986 SU " PAESE SERA" ,NELLA RUBRICA  CONTROCAMPOin riferimento a quello che successe il 26 aprile 1986 a chernobyl"  QUANDO,noi pensiamo al futuro,pensiamo ai nostri figli, tutti quei piccoli uomini di oggi,che un giorno dovranno gestire la vita sulla terra.E pensiamo a cosa lasciargli,perchè siano più sicuri di quello che noi siamo stati,perchè vivano sereni la loro vita futura.La nostra eredità,di certo,non può essere fatta solo di cose materiali.Dovremo lasciare loro qualche parola,qualche gesto,comportamenti che insegnino ad amare la vita e chiunque e qualsiasi cosa la porti in sè.E dovremo dire loro la verità di quello che è successo,dei crimini che abbiamo commesso e di quelli che non abbiamo saputo impedire,e,soprattutto dei crimini più grandi che ci prepariamo a commettere ancora.Dovremo vuotare il sacco se vogliamo che i nostri figli siano,domani,diversi da noi e non passino la loro vita solo ad inseguire il possesso delle cose e il potere per averle.Alzo gli occhi al cielo a cercare una nube cher, purtroppo,c'è e che io non vedo.Me la immagino nera,come una macchia di inchiostro cattivo.Ma nè le macchie,nè gli inchiostri sono cattivi.E penso che è l'uomo il vero avvoltoio della vita e volteggia da sempre sulla sua storia con la fretta e la furia del pedrone,incapace di fermarsi a pensare.Se avesse pensato non avremmo di certo avuto quella nube,che già oggi ha ucciso e di più ucciderà domani.Se avesse pensato, se avesse fatto uno sforzo per capire,avrebbe visto il mondo in maniera diversa,in maniera naturale.Alzo gli occhi al cielo dove da sempre ho immaginato le nuvole bianche e penso che i bambini non avrebbero mai costruito una nuvola radioattiva.Di certo i bambini pensano più e meglio degli uomini grandi.Così,oggi, è importante non essere uomini grandi,non assomigliare a quegli uomini che governano la Russia e l'America e il mondo in generale,ma esseri intelligenti come lo sono i bambini.Forse la salvezza è nel crescere diversi,nel non rinunciare a quello che eravamo quando la vita era per noi un gioco.Nel non prenderci sul serio nelle nostre paure e nei nostri litigi.La vita è l'unico gioco importante che ci è dato da fare.Se imparassimo a rispettare il gioco,scopriremmo che è sbagliato barare e che l'uomo ha iniziato a barare troppo presto e troppo presto ha smesso di giocare.Se l'uomo imparasse il gioco che si nasconde nella vita,scoprirebbe il suo piacere e il suo divertimento e si sbarazzerebbe subito delle armi nucleari e non avrebbe più paura della morte rispettando la vita.E le nuvole tornerebbero bianche e i governanti del mondo non farebbero più danni essendo finalmente intelligenti come lo sono i bambini.