I CAVALIERI TEMPLARISTORIA ED IMMAGINI |
TRA STORIA E LEGGENDA
L'Ordine tra storia e leggenda
I Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis (Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, "Templari") nascono nel 1118 in una Terrasanta appena riconquistata dai Crociati, da un nucleo di nove virtuosi cavalieri. Per la prima volta, la loro "regola" prevedeva oltre ai voti di castità, povertà e obbedienza, anche quello della lotta armata agli Infedeli. Ma la leggenda dei Templari li vede custodi dei segreti esoterici (a cominciare da quello del Santo Graal) e dediti a riti occulti ed eretici. E proprio questo fu il capo d'accusa nel processo che portò al loro sterminio. Si dice che quando il Gran Maestro Jaques de Molay fu condannato al rogo, prima di morire, affidò l'eredità del sapere templare ad alcuni seguaci che, in Scozia, ne tramandarono il mito. E' la nascita leggendaria della Massoneria.
RIVELAZIONI
Templari: dal Vaticano una nuova verità
Rivelazioni
Nel 1314 i Templari furono mandati al rogo e l'ordine sciolto. Oggi un antico documento rivela che il Papa Clemente V fu contrario a quello sterminio. "Però non si oppose" ribattono i massoni.
Roma - Una nuova "verità" della Chiesa getta nuova luce sul processo e la condanna dei Templari. Se fin'ora si è creduto che il Papa Clemente V fosse alleato del re di Francia Filippo IV il Bello nello sterminio dell'Ordine, ora la scoperta di una pergamena rivela che le cose starebbero diversamente. Da quanto si desume dal documento firmato dai tre membri della commissione pontificia inviata a processare i vertici dell'Ordine, fu il re a forzare la mano del pontefice "ricattandolo" con la minaccia di uno scisma. Una minaccia che in realtà nascondeva il desiderio del monarca francese di appropriarsi del tesoro dell'Ordine, spinto dalla necessità di danaro richiesto dalla Guerra dei Cent'anni che nei primi anni del XIV secolo stava muovendo i primi passi. Dal canto suo (ed è questo che rivela la pergamena), Clemente V arrivò anche ad assolvere il Gran Maestro e i suoi compagni, questo però non bastò: all'insaputa del pontefice, Filippo IV nel 1314 li mise al rogo. E l'Ordine fu sciolto. "Questo non scagiona l'operato del Papa: lo aggrava - è però il duro giudizio di Claudio Bonvecchio, studioso massone - . Clemente V non si oppose al re forse perchè anche a lui i Templari davano fastidio".
I GRANDI MAESTRI DELL'ORDINE TEMPLARE
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