GRACE/WASTELAND

(A) Remedy


Le prospettive mutano col fluire del tempo.. Ed è angoscioso quando ciò succede senza movimento, senza dare aria ai propri pensieri.Perchè è una prospettiva che si allontana, con sempre meno possibilità di venire afferrata.....................Uscire da un museo non è così facile come sembra. D'un tratto quel concatenarsi di stanze diventaun dedalo in cui ogni angolo è familiare...quindi indistinguibile dal resto. Se poi sempre meno stimoli ti attraggono fuori e sempre più stanchezze ti attirano dentro, arrivi all'uscita solo per un atto meccanico di ricerca, per un movimento sequenziale di braccia e gambe in cerca di unpertugio, senza che il tuo cervello sia più convinto di una qualche possibilità di fuga. "Io, OldBoy, hointrapreso un "atto meccanico" per tirarmi fuori dal mio museo. Le mie dita hanno digitato la parola"terme"...non Spa o Beauty farm...alla ricerca di un estraniamento seriale e inesclusivo dove poteresercitare la mia impacciata pseudo-grazia proletaria.In quell'angolino in alto a destra si è sprigionata una via di fuga che, nei miei progetti,doveva adoperarsi per estrarre una buona quantità di liquido melmoso e scuro dalleparti infette del mio cervello. Una "Exit strategy" temporanea, che avrebbe palpato con mani esperte i miei neuroni riuscendo ad ammorbidirli quel tanto che serve per un più rapido riavvolgimento.Mi sono presentato alla reception di questo girone termale con l'incurantedisagio di chi, arrivando solo, si immagina che gli occhi siano sempre puntati contro la sua anomalìa.Cosa che non è (non almeno in maniera evidente), ma che ti fa studiare ogni movimento perchè siail più fluente e inosservato possibile. Ho ricevuto la chiave della mia single classic e, buttandomisul letto, ho deciso di creare la mia bolla di vita parallela per passare piùo meno indisturbato attraverso questa moltitudine di anime infiammate sorridenti e doloranti, per il tempo necessario a levigare il mio corpo e levitare la mia mente senza angosce da spettrida museo delle colpe. Ho allacciato simpatici rapporti di circostanza con un vecchio paralitico, una morettina dai complessi grandi quanto la sua taglia di reggiseno (senza riuscirea rimanerne deliziato...i suoi problemi avevano veramente una coppa spropositata) e soprattuttocon il mio massaggiatore, che possedeva l'invidiabile pregio di strutturare solidi ragionamenticon l'esatto numero di vocaboli necessari, senza enunciarne in sovrannumero come è di moda in questa era di nevrotici nullasapienti. La mia bolla è scivolata sopra il magma magnosenza grandi scosse...la scelta era una consenziente rinuncia ad un contatto...la necessità diuna rimodulazione senza stravolgenti interferenze.Ho sperimentato efficacemente questo rimedio...per comprendere che me ne serve ancora qualche altro." In cerca di un qualche (altro) rimedio..........