GRACE/WASTELAND

Faglie


"Io, OldBoy, comincio a scrivere e sono le 1.11...Io, OldBoy, ho ritrovato questa mattina un rappresentante e il suo capo area e, quando tra una battuta e una esclamazione è scivolato il classico invito a cena per tutti,altrettanto è scivolato un sì senza rimuginamenti. Senza il pensiero al collega superbo,a quello ruffiano, al voltagabbana...senza tutti quei pensieri che normalmente fanno pronunciare un "No"alle mie labbra. Io, OldBoy, non mi preoccupo più (di tanto) della pila di panni che cresce,insieme alla polvere, in ogni sedia non assegnata. Sorrido alla mia lista diquotidianità disattese, ai tanti piccoli granelli che innalzano muri di sabbia cresciuti sul filodi cose quasi fatte, ma mai completamente. Sorrido sulla lama dell'incerto, dove non è chiarose il muro rimarrà incantevolmente inerpicato sui suoi granelli o mi si rovesceràcatastroficamente addosso. Io, Oldboy, sorrido e non so proprio come questo possa succederea me, che ho sempre due dita di Jack che mi pizzicano il naso per farmi preoccupare almeno un pò.Mi sento scivolare su un terreno che non ho pianificato e non ho la più pallida idease questa sia una occasione da interpretare o un tranello da schivare.Questo non è Jack, lui è sempre molto previdente e troppo timoroso. No questa non è opera suama di un qualcuno più abile, più scaltro...o forse più sciolto, più flemmatico...o forse ancorasemplicemente più libero. La nostra mente ha dentro istinti più vecchi del nostro passato...non riesco a decifrarli...so solo che mi stanno facendo scivolare dove loro vogliono.Faglie sopra altre faglie...a costruire nuovi paesaggi. E ora sono le 1.44...e l'unica cosa che mi è chiara è che i numeri gemelli mi tengono d'occhio."
ascoltandocosapotrebbeessercisotto