Informo
Per esempio dinnanzi alla legge italiana l'ingiuria, la molestia, la diffamazione, anche se dietro un apparente anonimato, protratte nel tempo nei confronti di una persona, rappresentano dei reati molto seri, contrariamente all'uso improprio di punteggiatura o al produrre dei refusi. E non servirà a molto registrare un sito all'estero o adottare tutti i marchingegni possibili per navigare in anonimato nella rete, come fanno molti dei gruppi di nick per denigrare chiunque. Citare poi precisi refusi che sono evidenziati anche in altri ambienti circostritti non fa altro che dare precise indicazioni sull'identità di chi accusa, anche quando questa accusa viene poi fatta nell'anonimato della rete. Una sorta di firma, insomma. Ma giungerà il momento in cui i conti torneranno. L'ingiuria è la freccia leggendaria che torna indietro per trafiggere l'occhio del cattivo arciere.
(Emil Zolà, J'accuse)
Il nostro eroe si svegliò il mattino successivo sopra un morbido letto. Il Sole che filtrava attraverso le finestre, velato dalle tende chiare che coprivano il vetro, illuminava una stanza accogliente e riccamente arredata.
Si mise a sedere sul bordo del letto, stiracchiandosi, e si guardò intorno spaesato e confuso. Si chiedeva infatti dove fosse finito. Era forse morto? Si trovava nell'Aldilà? Non provava più la paura della notte precedente, si sentiva stanco ma sereno. Il suo animo sembrava non avere più i pesi.
Era ormai da qualche minuto in quello stato di lieta confusione quando sentì aprirsi la porta della stanza in cui si trovava. Entrarono due giovani donne, vestite con una tunica bianca. Avevano entrambe un portamento aggraziato ed un profumo fresco di fiori primaverili. Ambedue ricce, coi capelli lunghi di poco oltre le spalle, si distinguevano per il colore dei capelli: una infatti era bionda, mentre l'altra li aveva neri.
- Ecco, sono finito in Paradiso... -, disse il protagonista fra sé e sé.
- Tutt'altro! -, rispose la donna dai capelli neri, - Sei ancora vivo e vegeto. I nostri cavalieri ti hanno trovato questa notte ferito e privo di sensi ai margini del Bosco Tenebroso. Sei stato fortunato, sai? Non è da tutti uscire sani e salvi da quella selva. -
- Cavalieri? Ma dove sono finito? Chi siete voi? -
- Tranquillo. -, prese la parola la giovane coi capelli biondi, - Sei capitato nel Castello del Bianco Conforto, dove non hai proprio nulla da temere. La Bianca Signora ha già dato disposizione affinché ti curassimo e ti rifocillassimo. Quando sarai nuovamente in forze sarà lieta di fare la tua conoscenza. Noi siamo due delle bianche dame di questa dimora. Ti abbiamo portato qualcosa da mangiare e degli abiti puliti da indossare. Se avrai bisogno di parlare e di sfogarti fallo pure con noi: siamo a tuo completo servizio. -
- Grazie... -, fece il nostro eroe con voce tremante per la stanchezza e l'emozione, - Ne avrò proprio bisogno. Ho fatto tantissima strada e ho perso i miei compagni di viaggio. Non ho una casa e non ho una destinazione, ma ora sono sereno e felice. Vi sarò eternamente riconoscente. -
- Siamo davvero contente per quello che dici. -, riprese la donna dai capelli neri, - Non c'è per noi felicità più grande che vedere la gioia sul viso di chi ci chiede aiuto...grazie
SOLITARIO
Momenti magici, che anche se virtualmente hanno lasciato un segno... Una gioia negli occhi, un sorriso nel cuore, una carezza all'anima, un pensiero triste, un'emozione indimenticabile... A volte in silenzio fisso a lungo questi tasti, i quali le mani hanno timore di premere... Altre volte invece le dita scivolano via come note danzanti in un cielo libero... Una semplice tastiera, eppure compagna di tanti miei giorni, per descrivere il mio pensiero e farlo volare all'infinito, chissà dove.....forse senza destinazione...
sono nato quando ti ho visto tu hai il mio
"« AMOR, CH'AL COR GENTIL RATTO S'APPRENDE,
PRESE COSTUI DE LA BELLA PERSONA CHE MI FU TOLTA;
E 'L MODO ANCOR M'OFFENDE. AMOR, CH'A NULLO AMATO AMAR PERDONA,
MI PRESE DEL COSTUI PIACER SÌ FORTE, CHE, COME VEDI,
ANCOR NON M'ABBANDONA. AMOR CONDUSSE NOI AD UNA MORTE.
CAINA ATTENDE CHI A VITA CI SPENSE."
ASPETTI LEGISLATIVI DELLA VIOLENZA ALLE DONNE
La Legge 15 febbraio 96 n. 66
ha modificato la norma in tema
di violenza sessuale.
Un importante elemento di novità
è costituito dal fatto che tale
reato, disciplinato dall'art. 519 c. p
., precedentemente inserito nel Titolo
IX (Dei delitti contro la moralità pubblica e il buon costume) Capo I (Dei
delitti contro la libertà sessuale)
è passato a costituire l'art. 609 bis
facente parte del Titolo XII (Dei deli
tti contro la persona) Sezione II (Dei
delitti contro la libertà personale).
La Legge 23 aprile 2009 n. 38
: ha introdotto il reato di
‘stalking' (letteralmente ‘Fare la po
sta') mediante l'istituzione dell'art.
612 bis del codice penale.
Art. 612 bis c. p. (Atti persecutori): ‘Chiunque reiteratamente, con
qualunque mezzo, minaccia o molesta tal
uno in modo tale da infliggergli
un grave disagio psichico ovvero da
determinare un giustificato timore
per la sicurezza personale o propria o di una persona vicina o comunque
da pregiudicare in maniera rilevante
il suo modo di vivere, è punito, a
querela della persona offesa . . .'. I termini per la proposizione di
querela sono di sei mesi.
Precedentemente le ipotesi di reato venivano ricondotte ai
seguenti articoli:
Art. 612 c. p. (Minaccia): ‘Chiunq
ue minaccia ad altri un ingiusto
danno è punito a querela della persona offesa'.
Art. 660 c. p. (Molestia o disturbo alle persone): ‘Chiunque, in un
luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per
petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o
disturbo è punito . . . ‘
Si intende la narrazione, diretta o indiretta
nel corso di dichiarazioni, o la
rappresentazione in un documento, di un
fatto che costituisce reato, o ancora la
deduzione sulla base di elementi reali
diretti(ad es. tracce su cose o persone,
oggetti, etc.) che un reato è stato
commesso.
Reati procedibili d'ufficio
Sono tali quei reati in cui non vi è
bisogno della denuncia da parte della
persona offesa perché l'Autorità
giudiziaria possa procedere, risultando
sufficiente che al magistrato pervenga
la notizia di reato.
Obbligo di denuncia
Riguarda coloro che rivestono la qualifica di Pubblici Ufficiali
o Incaricati di pubblico servizio i quali, nell'esercizio delle
loro funzioni, sono venuti a conoscenza di un reato
perseguibile d'ufficio: ciò comporta che in tali casi la
notizia di reato deve essere da loro trasmessa per iscritto e
senza ritardo all'Autorità competente,
anche quando non
sia individuata la persona cui il reato è attribuito
.
La
violazione dell'Obbligo di denuncia è penalmente
sanzionata
. Sono da considerarsi Pubblici Ufficiali (Art. 331
c.p.) o Incaricati di Pubblico servizio (art. 334 c.p.)
senz'altro tutti gli operatori sanitari e assistenziali nelle
strutture pubbliche, a prescindere dal tipo di rapporto di
servizio instaurato;
nonché gli insegnanti delle scuole
pubbliche o private convenzionate.
Obbligo di denuncia 2
La legge impone al denunciante di fornire all'autorità
giudiziaria elementi idonei a corroborare l'ipotesi
prospettata, in modo da consentire l'espletamento di
indagini mirate, pur nel rispetto dell'obbligo di
provvedere "senza ritardo", cioè nei primi giorni
successivi all'emersione della notizia di reato.
Il denunciante non deve svolgere indagini, né
effettuare valutazioni sull'attendibilità del fatto, ma
deve agire in modo da evitare ogni rischio di
inquinamento della prova.
Bisognerebbe creare una pagina di informazione
chiamandola con il nome di tante stelle.
senza aggiungere nessun tono politico.
Spesso alle feste (dove evito di andare, se appena è possibile)incontro gente che mentre mi stringe la mano, sfoderando un gran sorriso, mi confida con un'aria di allegra cospirazione: Sa, ho sempre desiderato scrivere.Un tempo, mi sforzavo di mostrarmi cortese.Oggi, con la stessa giubilante euforia, rispondo: Sa, ho sempre desiderato fare il neurochirurgo.Mi guardano disorientati. Non importa. Ce n'è tanta di gente disorientata, in giro per il mondo.Se uno vuole scrivere, che scriva.Il solo modo per imparare a scrivere è scrivere. E non sarebbe la strada migliore per chi volesse dedicarsi alla neurochirurgia.Stephen King ha sempre desiderato scrivere. E scrive.Così ha scritto Caprie, Le notti di Sale, Una splendida festa di morte, e tutti gli ottimi racconti che potete leggere in tanti suoi racconti di cui fa scuola letteraria, più un incredibile numero di novelle, libri, frammenti, poesie, saggi e altre cose inclassificabili, la maggior parte delle quali troppo pietose per essere date alla stampa.Perché è così che bisogna fare.Non c'è altro modo. Nessun altro modo.La diligenza forzata è quasi sufficiente. Ma non basta. Bisogna avere il gusto delle parole. Esserne ghiotti. Bisogna desiderare di rotolarcisi dentro.Bisogna leggerne milioni, scritte da altri.Bisogna leggere tutto con divorante invidia o con annoiato disprezzo.Il disprezzo maggiore lo riserviamo a quelli che nascondono l'inettitudine dietro i paroloni, la costruzione pesante, i simboli invadenti, e non hanno alcun senso della storia, del ritmo, del personaggio.Poi, bisogna conoscere così bene se stessi da cominciare a conoscere gli altri. C'è un pezzo di noi in ogni persona che ci capita di incontrare.Bene, allora: diligenza eccezionale, più amore per le parole, più immedesimazione. Da tutto questo può uscire, a fatica, una certa oggettività.Mai l'oggettività totale.In questo fragile istante, mentre batto con la mia macchina da scrivere azzurrina, queste parole (sette righe a partire dall'alto della seconda cartella della mia introduzione) so perfettamente qual è il tono e il concetto del quale sono a caccia, ma non sono affatto sicuro di arrivarci. Ho un po' più di oggettività riguardo al mio lavoro di quanta ne abbia lui per il suo.La si acquista in modo così faticoso e così lento.Mandi i tuoi libri per il mondo e ti è difficilissimo scrollarteli via dallo spirito. Sono creature imbranate, cercano di farsi strada nonostante gli handicap che tu gli hai imposto. Non so cosa darei per riaverli tutti a casa e dare un'ultima buona spinta a ciascuno di essi. Pagina per pagina. Scavando e sfoltendo, spazzolando e lustrando. Dando una ripulita. Credo di conoscere almeno una decina dei demoni acquattati tra i cespugli ai lati del suo cammino, ma se anche potessi metterlo in guardia, non servirebbe a niente. O li frusta lui, o saranno loro a frustarlo...È proprio così semplice, sissignore.Diligenza, amore per le parole, immedesimazione uguale a obiettività crescente... E poi?La storia. La storia, maledizione!Una storia è qualcosa che accade a qualcuno al quale avete finito per affezionarvi. Può svolgersi in qualsiasi dimensione (fisica, mentale, spirituale) e in combinazioni di quelle dimensioni.Senza intrusione da parte dell'autore.L'intrusione dell'autore è: Mio dio, mamma, guarda come so scrivere bene!Un altro genere di intrusione è il grottesco. Eccovi uno dei miei esempi favoriti, colto in un bestseller dell'anno scorso: I suoi occhi scivolarono giù per il davanti dell'abito di lei...Momenti magici, che anche se virtualmente hanno lasciato un segno...
Amami per sempre Dolcemente
io Mi arrendo a te
Amami per sempre Niente in vita mia
Assomiglia a te.
Figlia mia
♕
MERCANTE DI STELLE
Questo blog NON è aggiornato regolarmente,
Vi chiedo di non inviarmi inviti
Questo blog NON è aggiornato regolarmente, perchè scrivere non è il mio mestiere, non mi piace stare sotto i riflettori per avere lettori a tutti i costi, e...ultimamente preferisco esprimermi in altri modi più immediati e soprattutto diretti, senza il vincolo di una sedia e del collegamento fisso al web.
Vi chiedo di non inviarmi inviti e' anche vietato scrivermi in privato se non vi conosco, non cerco Donne non cerco amicizie strane e troppo appiccicose non mi piace dare confidenza e per confessarmi ho da anni il mio padre confessore Don, se volete potete lasciare un commento sotto i miei post, che anche se non sono all Altezza dei tanti Principi, Monaci, Principesse,insegnanti scrittrici e poeti, io non permetto piu' a nessuno di giudicare cosa scrivo, il prossimo che si permette di farlo presento regolare esposto all Autorità Preposta, naturalmente chi ha fatto in modo di farmi chiudere il mio precedente blog ancora ci sono i controlli aperti.
AVVERTITI TUTTI!!sono anni e anni che i miei nick sono vitali
su INTERNET.
D.FIORE+MERCANTE DI STELLE +XUNFIOREINUNASTANZA+SOLITARIO+GATTAGGIO ROMANO+ILCORRIERE DI ROMA+ ALTRI-SU ALTRI BLOG DI ALTRE PIATTAFORME DA 23 ANNI..
basta fare ricerca.
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Post n°328 pubblicato il 07 Agosto 2023 da icavaglierisolitari
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Eppure quanto più umana è la pericolosa insicurezza che spinge quei prigionieri nelle storie di Poe a sentire le forme dei loro orribili sotterranei e non essere estranei al terrore indicibile di le loro cellule.
Tuttavia, non siamo prigionieri. Non ci sono trappole o lacci intorno a noi e non c'è nulla che possa spaventarci o turbarci. Siamo stati messi in vita come nell'elemento con cui siamo maggiormente d'accordo e, inoltre, attraverso migliaia di anni di adattamento, assomigliare così tanto a questa vita che quando restiamo fermi, attraverso un fortunato mimetismo difficilmente possiamo differenziarci da tutto ciò che ci circonda.
Non abbiamo motivo di nutrire sfiducia nei confronti del nostro mondo, perché non è contro di noi.Se ha terrori, sono i nostri terrori; se ha abissi, questi abissi appartengono a noi; se ci sono pericoli, dobbiamo cercare di amarli. E se solo organizziamo la nostra vita secondo il principio che ci dice che dobbiamo sempre fidarci del difficile, allora ciò che ora ci appare come il più alieno diventerà la nostra esperienza più intima e di fiducia.♕
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