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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 30/06/2009 - Graffignana, le carrozze sfilano al centro Visola


Graffignana, le carrozze sfilano al centro Visola Successo per la seconda tappa del circuito lodigiano di attacchi, ovvero guida di carrozze, che si è tenuta nella giornata di ieri (domenica 21 giugno) al centro ippico Visola di Graffignana. L’appuntamento era inserito nel calendario di quattro manifestazioni promosse da alcuni centri ippici del Lodigiano oltre a quello graffignanino: Imperiale di San Colombano, Ai gerali di Boffalora e Azienda agricola dottor Magnaghi di Magherno. Questo con il patrocinio della Federazione italiana sport equestri, del gruppo italiano attacchi e in collaborazione con l’Associazione nazionale allevatori cavalli di razza haflinger Italia, l’Associazione regionale allevatori e l’Associazione provinciale allevatori di Milano e Lodi, il cui presidente della sezione equini Francesco Ramella spiega: «Ci hanno raggiunto una ventina di persone da tutta la Lombardia per una prova dimostrativa che ha evidenziato le caratteristiche di ogni cavallo presente. Era infatti nostra volontà dimostrare ad una potenziale clientela che i cavalli haflinger, che hanno costituito il 50 per cento dei partecipanti all’iniziativa e sono i più allevati nel Lodigiano, hanno strepitose potenzialità. Caratteristiche che grazie a queste manifestazioni e al confronto con esemplari stranieri, come ad esempio animali spagnoli o olandesi, emergono chiaramente». E così per tutta la giornata, su due manche, gli intervenuti hanno messo in mostra l’abilità dei loro esemplari impegnati nel traino di bellissime carrozze in un derby con ostacoli fissi e mobili. Ramella precisa: «Al termine dell’evento abbiamo consegnato due trofei simbolici ai cavalli più abili e precisamente al miglior haflinger e al miglior cavallo italiano. Siamo soddisfatti perché il circuito lodigiano attacchi sta avendo molto successo e sono in aumento i centri ippici disponibili ad accoglierne una tappa nel 2010. La formula funziona a tal punto dall’essere stati chiamati in quel di Lecco due settimane fa per un’altra giornata dimostrativa».Paola Arensi