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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 25/08/2009 - Rientro in ditta con lo spettro della cassa


Non mancano timidi segnali positivi con l’arrivo di alcune commesse ma il contesto generale nel Lodigiano rimane critico Rientro in ditta con lo spettro della cassa Le grandi aziende riprendono l’attività dopo la pausa di agosto Rientro in fabbrica con lo spettro della cassa integrazione. Sono centinaia i lavoratori lodigiani che ieri hanno ripreso a lavorare nelle industrie del territorio dopo la tradizionale sosta del mese di agosto. In molti casi, tuttavia, la riapertura delle fabbriche non coinciderà con la produzione a massimo regime: complice la crisi e il calo degli commesse, già nelle prossime settimane numerose ditte potrebbero fare ricorso alla cassa integrazione ordinaria. Molti gli esempi nel settore chimico e metalmeccanico. Alla Poligof di Pieve Fissiraga la cassa integrazione potrebbe essere utilizzata fino a ottobre, per un massimo di 25 lavoratori coinvolti. Come in tutti gli altri casi è bene ricordare che la richiesta massima dei lavoratori da mettere in cassa non sempre coincide con l’utilizzo della misura per tutti. Alla Tego Becker di San Martinoin Strada è già stato raggiunto l’accordo tra azienda e sindacati per la cassa integrazione ordinaria fino a dicembre, per un massimo di 80 lavoratori. Spostandosi nella Bassa, alla Thermal Ceramics di Casale la cassa ordinaria è prevista fino al 31 ottobre per un massimo di 75 lavoratori, anche se i sindacati avvertono che la forza lavoro realmente toccata dal provvedimento è comunque inferiore. Cassa integrazione ordinaria prevista anche alla Baerlocher di Lodi: la misura è stata richiesta per un massimo di 96 lavoratori ma finora è stata utilizzata solo alcuni giorni. Anche la Tre Erre di Salerano ha già raggiunto l’accordo con i sindacati per la cassa ordinaria fino a dicembre: in questo caso, trattandosi di una ditta di piccole dimensioni, la cassa è stata chiesta per un massimo di 9 dipendenti e comunque i sindacati ne segnalano l’utilizzo a rotazione. Altre due piccole realtà hanno chiesto periodi di cassa che arrivano fino a ottobre-novembre: è il caso della Etr di Fombio (cassa per un massimo di 10 lavoratori) e della Edilmapla di San Rocco al Porto (richiesta per un massimo di soli tre dipendenti). Ferie al colosso delle vernici Akzo Nobel di Fombio, che però ha già terminato il periodo di cassa integrazione concordato con i sindacati: la settimana prossima dovrebbe tenersi un incontro per fare il punto della situazione. Oggi si tiene invece l’assemblea alla Pregis di Ossago: in questo caso la cassa integrazione ordinaria potrebbe arrivare fino a novembre, interessando un massimo di 60 lavoratori. Venerdì è in calendario l’incontro per la Icc di San Martino in Strada: in questo caso si tratta su 19 mobilità. Situazione differente alla Prysmian di Merlino: l’azienda ha sospeso la cassa ordinaria prima delle ferie e ha comunicato ai sindacati di aver introitato nuovi ordini. Sul fronte metalmeccanico, il colosso delle componenti per caldaie, la Giannoni di Vidardo, riprende di fatto da oggi l’attività, ma ha già fatto richiesta per 13 settimane di cassa ordinaria, per un massimo di 190 lavoratori: la misura, come in passato, sarebbe comunque utilizzata a rotazione. Ultima settimana di vacanze alla Marcegaglia di Graffignana: i lavoratori rientrano a settembre, ma l’azienda ha già chiesto 13 settimane di cassa ordinaria per un massimo di 60 lavoratori. Lorenzo Rinaldi