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ARTICOLO TRATTO DA "II CITTADINO" DEL 5/09/2009 - Fabio è tornato, adesso sorride e parla


Ha trascorso gli ultimi sei mesi in un centro specializzato della Florida grazie alla generosità dei lodigiani Fabio è tornato, adesso sorride e parla Il piccolo ha concluso le cure negli States e mostra i primi progressi corte palasio Fabio è a casa. Sorride e prova a parlare, come tutti i bambini di 4 anni e mezzo. La sua lingua articola i suoni, ma i muscoli del viso fanno ancora fatica a muoversi da soli. Quando Michela Amato gli stimola il viso con un gesto, il «mamma» che esce dalle sue labbra è deciso. Fabio Muroni, il piccolo di Cadilana affetto dalla sindrome di West, una rara forma di epilessia, e partito il 28 febbraio scorso per la Florida, non ha più bisogno del sondino nello stomaco per nutrirsi (Peg). Il suo apparato muscolare si sta rinforzando; merito delle maratone di fisioterapia che ha affrontato nell’Ocean Hyperbaric Center di Fort Lauderdale, dove ha passato gli ultimi sei mesi grazie alla generosità di quanti hanno contribuito alla raccolta fondi che ha commosso il Lodigiano. La famiglia Muroni è tornata a Cadilana lo scorso 25 agosto e Fabio è vigile e reattivo. Segue gli oggetti con lo sguardo quasi volesse afferrarli, ma per riuscirci «ha ancora tanto lavoro davanti» spiega la madre che spesso si interrompe e si mette a cantare scatenando l’ilarità di Fabio. Il programma di lavoro in Florida è stato massacrante: due ore di fisioterapia, due ore di logopedia, l’agopuntura, i massaggi celebrali e cranio sacrali e naturalmente l’ossigeno-terapia. Da un anno Fabio non prende più i farmaci per l’epilessia, indossa un bustino per il tronco e dei tutori per le gambe; un cuscino intorno al collo gli permette di tenere ben dritta la testa, perché da solo ancora non ce la fa, ma Michela è ottimista. «I medici in Florida mi hanno detto che Fabio ha tutte le potenzialità per riuscire a camminare - spiega la madre - , ma deve fare esercizi mirati ogni giorno, fisioterapia, muscolare e respiratoria, e logopedia. I progressi che ha fatto in questi mesi sono enormi. Il fatto che oggi sia riuscito a deglutire un vasetto intero di omogeneizzato è un successo». Prima della Florida, Fabio ha passato un periodo di sei mesi nella clinica del medico Gaudenzio Garozzo a Caserta. Ogni giorno per lui c’erano un’ora di logopedia, quattro ore di fisioterapia motoria e una di respiratoria, che gli hanno permesso di diminuire le infezioni ai bronchi e l’accumulo di muco. A casa con lui in questi giorni c’è anche Marcela, la logopedista che ha accettato di venire in Italia fino alla nuova partenza della famiglia Muroni per Caserta, dove Fabio farà altri sei mesi di cure. Per continuare a migliorare dovrebbe tornare negli Stati Uniti, ma i fondi raccolti (in totale circa 250mila euro, «di cui 140mila spesi in Florida e altri 100mila per i due soggiorni di sei mesi ciascuno a Caserta» spiega ancora Michela) non bastano per un nuovo viaggio della speranza. «Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato e li invito tutti alla festa di domenica 12 settembre all’oratorio di Cadilana. Vorrei anche dire a tutti quelli che possono permetterselo, di continuare a donare e organizzare eventi per Fabio. Abbiamo chiesto un rimborso all’Asl per le spese in Florida, ma per ora ci è stato negato - spiega Michela Amato - : la commissione dell’istituto neurologico Besta ritiene il centro non accreditato, ma non ha saputo indicarcene un altro. Noi non ci arrendiamo, quel rimborso ci serve per continuare a sperare. Ora abbiamo altri sei mesi a Caserta, poi non possiamo più progettare nulla». Un velo di preoccupazione copre gli occhi della donna, ma è solo un attimo. Basta il sorriso del piccolo Fabio a farla rasserenare: il piccolo ride guardando un pupazzo rosso che canta e balla sul tavolo, dono di un’altra madre conosciuta in Florida, con lo stesso destino e la stessa speranza.Rossella Mungiello