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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 12/09/2009 - Graffignana guarda al futuro senza distruggere il territorio


Graffignana guarda al futuro senza distruggere il territorio Graffignana pensa a giocare le sue carte per lo sviluppo del paese. All’orizzonte c’è la scadenza di lunedì, 14 settembre, termine per la presentazione di proposte di cittadini e gruppi di interesse in vista dell’apertura dell’iter per la stesura del piano di governo del territorio. La zona collinare, la tutela delle cascine, la riduzione del consumo di suolo con interventi di qualità in un’ottica di partecipazione e condivisione con la cittadinanza. Queste le parole d’ordine della serata di mercoledì, organizzata da un gruppo di giovani (tra i moderatori, Matteo Bonizzi e Myriam Grilli) vicini all’opposizione di “Sviluppo e partecipazione”, guidata da Angelo Mazzola. Circa un centinaio i cittadini riuniti al centro diurno integrato di Cascina Maggiore con l’obiettivo di capire in che modo partecipare attivamente al “disegno” del proprio territorio. A relazionare sulla storia delle normative in tema di urbanistica, l’architetto graffignanino Erminio Antonio Muzzi. «Graffignana ha ancora una propria identità, perché negli anni molto di quanto si è costruito, è stato tutelato - ha detto Muzzi - ; è essenziale proseguire su questa strada perché il processo di trasformazione del tessuto agricolo è irreversibile». E proprio sulla via di uno sviluppo sostenibile, è intervenuto il capogruppo in consiglio di “Sviluppo e partecipazione” Angelo Mazzola, che ha spiegato ai presenti del tentativo fatto per prolungare i termini di presentazione delle proposte della cittadinanza, negato dal primo cittadino, Marco Ravera, perché «l’iter è lungo e ci saranno modi e tempi per confrontarsi» . «Nel 1979 per la redazione del piano regolatore generale ci furono 4 sedute pubbliche preventive e 49 commissioni allargate successive perché lo strumento fosse davvero di tutti - ha dichiarato Mazzola - ; ci auguriamo che anche questa amministrazione voglia adottare una procedura più partecipata. Entrando nel merito, tanti i temi toccati da Mazzola: dall’area metallurgica oggi dismessa sulla provinciale 19 («acquisiamola: potrebbe diventare vero e proprio polo di collegamento di tra via Milano e piazza Aldo Moro»), alla Colombanetta, alla Cascina Maggiore («c’è una farmacia, si parla di un bar, cosa manca il supermercato? Che resti pubblica a tutti gli effetti»). Non sono mancate le tensioni con l’amministrazione in carica. A prendere la parola nello spazio lasciato al dibattito, il vicesindaco Giovanni Scietti (primo cittadino di Graffignana negli ultimi dieci anni, ndr) che il sindaco Ravera. E se Scietti non ha risparmiato parole dure sulla situazione urbanistica prima della revisione del Prg del 2007 e sulla partecipazione («sempre fatte delle assemblee pubbliche in dieci anni»), il sindaco in carica ha parlato delle priorità dell’amministrazione, in primis «il recupero delle potenzialità di Graffignana e della collina in particolare». Con questi presupposti, Graffignana muove i primi passi e già la settimana prossima potrebbe arrivare l’incarico al professionista per la redazione del piano. Rossella Mungiello