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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 3/10/2009 - Sos dalle famiglie sul filo del rasoio


Sos dalle famiglie sul filo del rasoio Il fondo di solidarietà per chi ha perso il lavoro o naviga in cattive acque è diventato una vera e propria ancora di salvezza per numerose famiglie lodigiane. Al Consorzio per i servizi alla persona sono già arrivate 150 domande per poter usufruire della seconda “tranche” di contributi, cento in più rispetto alla prima erogazione. «La richiesta si è più che triplicata - afferma Sergio Rancati, presidente del Consorzio -, questo è sicuramente un segnale preoccupante, perché significa che il territorio sta vivendo una crisi che deve fare riflettere per il futuro. Il comitato di gestione si riunirà il 9 ottobre, in questi giorni una squadra sta valutando le domande ed è possibile che almeno 130 fra quelle consegnate possa essere soddisfatta. Durante la precedente fase, sono arrivate una cinquantina di richieste per poter accedere al fondo di solidarietà, ne sono state validate 38».Fino a questo momento, sul territorio lodigiano solamente sei comuni hanno detto sì all’iniziativa intrapresa da comune e Provincia di Lodi. Si tratta di Bertonico, Cornegliano, Caselle Lurani, Maleo, Ossago e Graffignana. Nei mesi scorsi, infatti, le istituzioni avevano inviato una lettera a tutti i sindaci del Lodigiano, affinché prelevassero due euro per abitante in modo da “rimpinguare” le casse del fondo. «Questo significa - aggiunge Rancati - che i cittadini di questi comuni, nel caso in cui dovessero accedere al fondo, avrebbero diritto alla provvidenza piena, alla totale integrazione del reddito, per tutti gli altri, invece, è dimezzata. In ogni caso, credo che i comuni si stiano muovendo, i tempi veloci con cui ci si è mossi hanno creato difficoltà a chi ha i bilanci “tirati”, ma penso che altre amministrazioni aderiranno all’iniziativa».Il Consorzio per i servizi alla persona si impegnerà affinché il fondo di solidarietà possa continuare anche nel 2010, attraverso una proroga: «È necessaria una nuova edizione - commenta Rancati -, il fondo attuale è attivo fino al 31 dicembre 2009, ci sarà una terza erogazione per dicembre ma si prevede una crescita esponenziale delle richieste. Bisognerà rilanciarlo anche per l’anno prossimo, abbiamo già avuto alcuni contatti con i comuni, come per esempio Tavazzano e Brembio, amministrazioni che non avrebbero problemi nel partecipare fin da subito».Due settimane fa, infine, si è tenuta una riunione a cui hanno partecipato i responsabili della gestione del fondo di solidarietà provinciale e i responsabili della gestione del fondo stanziato dalla diocesi di Lodi: «Abbiamo deciso di creare una sorta di coordinamento formale - conclude Rancati -, per creare la maggiore sinergia possibile. In questo modo sarà possibile