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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 9/10/2009 - In mostra l’“enciclopedia” del fungo


L’iniziativa è promossa domenica dal Gruppo naturalistico graffignanino con la collaborazione di appassionati micologi In mostra l’“enciclopedia” del fungo Una rassegna per imparare a distinguere quelli buoni dai velenosi graffignana Al coordinatore della Sagra della Vittorina Giuseppe Maina è stata affidata anche l’organizzazione della 13ª Mostra micologica con esposizioni dal vero dei funghi del territorio. L’iniziativa, a cura del Gruppo naturalistico graffignanino, è ormai parte integrante della manifestazione. «Nella giornata di sabato - spiega Maina - una serie di volontari si recheranno nelle pianure e nei boschi lodigiani, pavesi e piacentini in cerca di esemplari. Generalmente ne raccogliamo più di un centinaio e molti altri ci vengono forniti da appassionati del paese. Una volta trovati i funghi li catalogheremo per l’esposizione». Lo scopo di questa mostra, che troverà spazio nel Centro civico dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19, e il lunedì per le scolaresche, non è quello di insegnare a riconoscere i funghi. «In realtà - continua il responsabile del Gruppo naturalistico - vogliamo invitare gli appassionati a cercare sempre il parere degli esperti prima di utilizzare i prodotti raccolti in cucina. Durante la mostra, grazie a veri e propri semafori, con l’aggiunta del colore nero per i funghi così detti mortali, mostreremo quanti esemplari non sono commestibili e quanti invece sono addirittura pericolosi. Insomma, li classificheremo utilizzando il criterio della commestibilità. A volte le varie specie si somigliano talmente tanto da far confondere anche gli esperti». Ecco i nomi dei micologi che sabato saranno impegnati nella raccolta degli esemplari: Emilio Manstretta di Stradella, Luigi Toscani di Melegnano, Pietro Capoferri di Arese, Giuseppe Maina di Graffignana, Claudio Pozzi, Luigi Ferrari e Richard cabri dell’Azienda ospedaliera di Lodi, Emiliano Roveda, Piero Mazzola, Luigi Villantieri e Fernando Chiodi di Graffignana. Durante la mostra e in caso di necessità ci sarà sempre qualcuno che controllerà gratuitamente i funghi di residenti e forestieri: «Esporremo anche il fungo Amanita Phalloides - conclude Maina -; si trova facilmente anche nel nostro territorio e va trattato con molta cautela perché mortale. È sicuramente la specie esistente più pericolosa per via della sua somiglianza con molte altre specie, congeneri e non. Anche dopo essera stato sottoposto a cottura il fungo rimane letale». L’invito a visitare l’esposizione è aperto sia agli appassionati di settore che ai profani. Infatti può essere molto interessante scoprire qualcosa in più su una passione che accomuna tanta gente e può diventare un piacevole passatempo per staccare dalla frenesia quotidiana e trascorrere giornate all’aria aperta soli o in compagnia. P. A.