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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 20/10/2009 - I comuni snobbano l’iniziativa Il Consorzio: «I soldi sono finiti»


I comuni snobbano l’iniziativa Il Consorzio: «I soldi sono finiti» Il fondo anticrisi si è esaurito: non ci sono più soldi. E nemmeno lo spazio per la terza e ultima erogazione, quella di dicembre. Del resto, solo 7 comuni su 61 hanno aderito all’iniziativa, decidendo di devolvere la somma di 2 euro per abitante a favore dei lavoratori che hanno perso il posto. La seconda parte dei contributi è stata utilizzata settimana scorsa, quando si è deciso di accogliere 129 domande per un valore di 263.800 euro, a cui si aggiungono 6.000 euro di finanziamenti una tantum per 15 persone aventi diritto; non sono stati ammessi alle provvidenze 29 richiedenti. Il comitato di gestione si è riunito venerdì 16 ottobre per validare la graduatoria relativa alla seconda erogazione, all’incontro hanno partecipato Silvana Cesani per il comune di Lodi, Mariano Peviani per la Provincia, Domenico Campagnoli della Cgil, Mario Uccellini della Cisl, Fabrizio Rigoldi della Uil, Sergio Rancati del Consorzio per i servizi alla persona, i tecnici Elga Zuccotti della Provincia, Donatella Barberis dell’Ufficio di piano e Barbara Dadda del Consorzio. «Con questa deliberazione - spiega Rancati - il fondo è stato interamente impegnato e quindi non sono più disponibili risorse per la terza erogazione, nonostante siano già state acquisite dalla Provincia oltre 80 domande, che diventeranno molte di più entro la scadenza di dicembre. Il comitato lancia un grido d’allarme: a fronte di richieste sempre più pressanti si esaurisce la possibilità di aiuto per le famiglie dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. È assolutamente indispensabile un impegno straordinario delle Istituzioni e delle Fondazioni bancarie per rifinanziare il Fondo al fine di consentire la terza erogazione e la prosecuzione degli interventi anche per il 2010». Un appello condiviso dalle tre organizzazioni sindacali, che ieri - di fronte al vertice organizzato presso la Camera di commercio - hanno sottolineato la necessità di fare di più. «Anche i lavoratori e le imprese potrebbero partecipare al fondo - propone Uccellini della Cisl -, è un’ipotesi da sondare». Campagnoli della Cgil ha ricordato che nessuno si sarebbe aspettato una domanda simile da parte del territorio, ma in agguato ci sono molte altre richieste che aspettano di essere soddisfatte. Infine, Rigoldi della Uil ha ricordato che anche i criteri dovrebbero essere riconsiderati, per andare incontro alle esigenze dei lodigiani che hanno bisogno. Il fondo anticrisi è aperto a tutti, anche associazioni di categoria, privati e lavoratori possono dare il loro aiuto. Fino a questo momento, i sette comuni che hanno detto sì alla proposta sono Bertonico, Caselle Lurani, Cavenago, Cornegliano, Graffignana, Maleo, Ossago, oltre al comune di Lodi che è stato uno dei promotori. I cittadini di queste realtà, nel momento in cui dovessero accedere al fondo, potranno godere dell’integrazione totale del reddito. Tutti gli altri, invece, accontentarsi della metà. Tutti sperano che per il 2010 il numero dei comuni protagonisti subisca un’impennata.