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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 28/10/2009 - Aule deserte per il virus A, negli ospedali oltre 200 contagiati


Almeno metà degli alunni è a letto con l’influenza: situazione critica soprattutto alle Pascoli, a Cavenago e Sant’Angelo Scuole in ginocchio, allarme pandemia Aule deserte per il virus A, negli ospedali oltre 200 contagiati La pandemia della nuova influenza è arrivata anche nel Lodigiano. Il virus A H1N1 ha messo a letto il 50 per cento degli alunni delle elementari. La contagiosità è elevata, anche se nel reparto di malattie infettive di Sant’Angelo non ci sono stati ricoveri in questi ultimi 2 mesi. Al pronto soccorso del Maggiore, gli accessi giornalieri sono schizzati alle stelle. «Stiamo arrivando - spiega il primario Pierdante Piccioni - a 165 pazienti. Il numero dei bimbi è persino triplicato. In alcuni casi si è passati da 15 a 25, in altri a 40». Nel presidio di Vizzolo, invece, tra il 27 settembre e il 20 ottobre, su 2.537 pazienti adulti, ne sono stati dimessi 12 con sindrome influenzale. Su 1.296 bambini, invece, sono state diagnosticate 93 influenze, anche se non sono stati effettuati tamponi. Il virus A, però, come ha detto anche ieri l’assessore regionale Luciano Bresciani, sta raggiungendo il picco in Lombardia, in America ha addirittura soppiantato la stagionale, e si diffonde con enorme rapidità. «Fino alla settimana scorsa - spiega infatti la dirigente del secondo circolo di Lodi Rosy Prudente - solo a San Martino era a letto il 50 per cento degli alunni. Abbiamo contattato anche gli esperti dell’Asl che hanno detto di non preoccuparsi. Alle Pascoli, invece, su 330 alunni, circa un terzo, cioè circa 100 bambini, è a casa con l’influenza. La settimana scorsa avevamo classi con 8 presenti: ora ci stiamo risollevando, ma a situazione resta critica a Cavenago. Qui, su 148 bambini ne sono presenti 66». Classi ridotte anche a Sant’Angelo dove l’assenza si aggira intorno al 25 per cento. «In alcune aule - spiega il dirigente Stefano Taravella - la riduzione è del 6 per cento, mentre in altre raggiunge il 40». Alle elementari di Sordio ci sono classi con 5 bambini su 20, mentre alle Pezzani di Lodi hanno dovuto raddoppiare i tavoli per i compiti degli ammalati. «Alle medie Cazzulani - spiega invece la preside Giusy Moroni - la settimana scorsa le classi sono arrivate al 50 per cento di assenti. Anche noi abbiamo contattato l’Asl che ci ha confermato le linee di prevenzione già diffuse: lavarsi spesso le mani, areare i locali e tenere a casa i ragazzi con sintomi influenzali. Alle elementari di Massalengo, invece, si è arrivati ad avere 4 0 5 bimbi su 15». A Codogno, dice il sindaco Emanuele Dossena, la «situazione è sotto controllo», mentre riduzioni di alunni si sono avute a Graffignana, Borghetto, Tavazzano e Casalmaiocco. Qui la situazione è monitorata da uno dei 4 medici sentinella (con il compito di inviare i dati in regione) dell’Asl di Lodi, Alessandra Nucera Zanella. «Solo ieri - commenta quest’ultima - ho visitato 20 pazienti. la media però è di 6 o 7 al giorno. Senza indagine virologica è difficile dire se si tratta di virus A, ma la contagiosità, soprattutto alle elementari e alle medie, è molto più elevata che nei fenomeni parainfluenzali. In 3 giorni in genere la febbre passa, lascia solo un po’ di tosse e di infiammazione alle vie aeree». Stesse osservazioni anche da parte di Giancarlo Brandolini, uno dei pediatri sentinella dell’Asl di Milano 2. «In una settimana - dice - ho avuto 35 nuovi casi contro i 7 dei periodi non pandemici. Lunedì ne ho visitati 30, questa settimana arriverò a 50. Il virus, però, stava circolando già ad agosto: nei primi 15 giorni ne avevo visitati una decina, gli altri anni nessuno. Per quanto riguarda la gravità però la situazione è tranquilla».«Se si hanno sintomi influenzali - spiega l’Asl di Lodi in una nota - bisogna restare in casa e attendere almeno un giorno dalla scomparsa dei sintomi prima di riprendere le attività. Dalla prossima settimana potranno farsi vaccinare le donne nel I e III trimestre di gravidanza e i soggetti esenti da ticket per patologie croniche, a partire dai bimbi. Il vaccino sarà somministrato negli ambulatori Asl previa prenotazione allo 0371/5872492». Secondo il primario del reparto infettivi dell’ospedale di Sant’Angelo Marco Tinelli «anche i medici dovrebbero vaccinarsi per fermare la diffusione». I tamponi non sono più obbligatori e neanche i ricoveri. «Quest’estate - aggiunge il primario del centro trasfusionale di Lodi Giuseppe Cambiè - ci trovavamo di fronte a un virus soggetto a mutare con una certa rapidità, quindi non si sapeva bene dove si sarebbe andati a parare. Oggi possiamo dire, invece, che non è così grave e quindi si ricoverano solo i casi a rischio».Cristina Vercellone