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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 10/11/2009 - L’ex sindaco di Graffignana assolto per la piazzola sporca


L’ex sindaco di Graffignana assolto per la piazzola sporca Graffignana L’ex sindaco di Graffignana Giovanni Scietti, ora vice sindaco, è stato assolto con formula piena dall'accusa di “gestione non autorizzata di rifiuti non pericolosi”. Con il verdetto del tribunale di Lodi «per non aver commesso il fatto» si conclude quindi una vicenda iniziata due anni e mezzo fa con il sequestro della storica piazzola ecologica comunale da parte di agenti della Forestale di Pavia, allertati, si presume, dall’esposto di un cittadino. Secondo l'accusa i rifiuti, dagli ingombranti ad altre tipologie che i cittadini non possono raccogliere nel “secco”, per pericolosità e perché necessitano particolari modalità di riciclaggio, erano accatastati in modo disordinato e con il rischio di causare inquinamento. Il sindaco rischiava una sanzione pecuniaria. Altri tre sindaci del Lodigiano erano finiti indagati per lo stesso motivo e quindi prosciolti dopo aver adeguato le piazzole, così come un sindaco del Sudmilano era finito a processo, per venire quindi assolto.«La piazzola era preesistente addirittura al mio insediamento - ricorda Scietti - e quando era arrivata la Forestale, da tre giorni erano iniziati i lavori per la nuova piazzola, che ho voluto per ovvii motivi più lontana dal cimitero. Premesso che in caso di condanna avrei pagato io i difensori, questo è un processo che è costato parecchio ai cittadini e che poteva non essere celebrato». In conclusione, prima del verdetto del giudice Manuela Scudieri anche il pm Anna Ghigna aveva chiesto l’assoluzione. «La nuova piazzola, il cui primo atto risaliva a cinque anni prima del sequestro della vecchia piazzola, si sarebbe potuta costruire anche prima, se non fosse stata necessaria una variante al piano regolatore il cui iter, per i passaggi del piano di governo del territorio provinciale, si era bloccato per un anno e mezzo. Avevo anche messo telecamere per evitare lo scarico indiscriminato di rifiuti, ma evidentemente non sono bastate».Secondo i difensori dell’ex sindaco, Gianmaria Menzani e Angelo Cortesini, al comune di Graffignana non era stato dato nemmeno modo di adeguare la piazzola con un’ordinanza: subito le contestazioni penali e quindi la citazione diretta a giudizio. Ma soprattutto il fatto non è previsto come reato: l'accusa consisteva nella mancanza di autorizzazione ma secondo la difesa la piazzola comunale era ovviamente autorizzata dal comune stesso, che aveva anche incaricato una cooperativa abilitata per la gestione del punto di raccolta differenziata. Probabilmente, sostiene la difesa, i forestali pavesi hanno applicato le regole in vigore nella loro provincia, dove all’epoca l’autorizzazione doveva essere regionale. La Provincia di Lodi, invece, aveva ricevuto dalla Regione la delega in materia di rifiuti e aveva quindi demandato ai comuni le pratiche relative alle piazzole. In subordine, l’aver avviato la costruzione di una piazzola nuova, adeguata alle nuove leggi, avrebbe dovuto essere considerata come volontà di non commettere il reato. Ulteriore eccezione, con un richiamo alla legge “Bassanini”, eventuali contestazioni avrebbero dovuto essere mosse a dirigenti comunali, e non al sindaco. Ma per il giudice il reato non c’era. Car.Cat.