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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 18/11/2009 - Furto di acciaio, svuotato il deposito Pharma Works


Nel mirino della banda la Pharma Works in zona Porchirola, che ripara e rigenera macchinari farmaceutici Furto di acciaio, svuotato il deposito I ladri hanno caricato un tir: bottino di almeno 100mila euro graffignana. Parecchie tonnellate di acciaio sono state rubate la scorsa notte a Graffignana, nel deposito di un’azienda in località Porchirola. I ladri sono entrati da una finestra e poi si sono serviti di un muletto per caricare il materiale su un mezzo pesante. Non hanno lasciato tracce, nella terra davanti al parcheggio erano rimasti solo i segni dei pneumatici che sono stati rilevati dai carabinieri, ora impegnati nelle indagini.Nel mirino dei ladri è finita quindi la Pharma Works Srl, azienda che si occupa della riparazione di macchinari farmaceutici per conto delle multinazionali del settore. Ancora da quantificare l’ammontare complessivo del furto e il suo valore, anche se potrebbe superare senza difficoltà i 100mila euro. «I pezzi di ricambio valevano almeno 70 euro l’uno e ce ne hanno rubati centinaia» spiega uno dei responsabili, Franco Andreoni. Ma quello che sembra certo, al momento, è che i ladri non abbiano puntato tanto ai macchinari, alcuni ormai datati e di valore ridotto, quanto piuttosto all’acciaio di cui erano composti, rubando solo quei “pezzi” che poi avrebbero potuto essere rivenduti. «Hanno portato via un cosiddetto turbo-emulsore, un macchinario che serve per produrre creme e cose simili - aggiunge Andreoli -. È molto grande e pesa da solo diversi quintali, ma non hanno preso la parte superiore senza la quale non può funzionare. Èla prova che non volevano i macchinari (nuovo può valere anche 300mila euro, ndr) ma l’acciaio».Il furto è avvenuto nel fine settimana scorso, probabilmente domenica notte, ma è stato scoperto dai dipendenti solo lunedì mattina. A Graffignana c’è il deposito di circa duemila metri quadrati con dentro i macchinari da “rigenerare” e farli tornare perfettamente in funzione, mentre gli uffici dell’azienda si trovano a Borghetto.La banda quindi ha sbloccato il cancello elettronico, poi ha spaccato una finestra per entrare nel capannone. A quel punto i malviventi hanno azionato il muletto e lo hanno utilizzato per aprire uno dei sei portoni, quindi hanno portato dentro un mezzo pesante con il quale erano arrivati e hanno iniziato a caricarlo. Nel bottino sono finiti centinaia di pezzi di ricambio, coperchi di serbatoi e parti di macchinari, tutto rigorosamente di acciaio inox. «Probabilmente - aggiunge Andreoli - li hanno rubati per poi rivenderli al “rottamaio”. Puntavano sulla quantità, tant’è vero che hanno preso tutte le cose più pesanti». Insomma, non è stato un furto su commissione.Quando i dipendenti hanno scoperto il cancello aperto e la razzia, hanno lanciato l’allarme e sul posto si sono precipitate le pattuglie dei carabinieri di Lodi e Borghetto, raggiunte subito dopo dagli uomini della sezione scientifica. Sembra che i ladri abbiano agito con i guanti, visto che non hanno lasciato nessuna impronta: c’erano solo dei segni nella polvere che per ora non hanno portato a nulla. Nella terra bagnata vicino all’ingresso, invece, c’erano i segni evidenti dei grossi pneumatici del tir, su cui si stanno concentrando le indagini dei militari. La ditta non è dotata di telecamere.Davide Cagnola