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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 18/12/2009 - Il Lodigiano aiuta i bimbi di Betlemme


Fombion Con monsignor Merisi c’è don Barbesta dei Lavoratori credenti, che realizzeranno i progetti con la Caritas Il Lodigiano aiuta i bimbi di Betlemme Il vescovo benedice l’avvio dei lavori di due strutture per l’infanzia Fombio Dove Dio si è fatto bambino, il Lodigiano corre in aiuto dei bambini: Lavoratori credenti e Caritas lodigiana sono in prima fila per la realizzazione di due progetti a favore dell’infanzia a Betlemme, un asilo e una casa per bambini disabili. Proprio questa mattina una delegazione lodigiana capeggiata dal vescovo monsignor Giuseppe Merisi è sul posto in Terra Santa per benedire e avviare i lavori delle strutture. «Sono due iniziative importanti per i bambini di Betlemme e dintorni - spiega don Peppino Barbesta, fondatore e guida dei Lavoratori credenti e collaboratore pastorale di Retegno -. Il posto che Dio ha scelto per venire al mondo è uno dei luoghi in cui i fanciulli sono meno riconosciuti, meno curati e meno amati». In mattinata il vescovo di Lodi darà la sua benedizione al nuovo asilo in costruzione per opera dei Lavoratori credenti nella parte più disastrata della città. I lavori sono arrivati al tetto e la struttura dovrebbe essere aperta in primavera. Accoglierà, con un servizio di scuola dell’infanzia, un centinaio di bambini. A mezzogiorno, poi, il vescovo di Lodi, insieme a monsignor Fouad Twal, patriarca di Gerusalemme, poserà la prima pietra del cantiere per la costruzione di una casa per bambini disabili. Si tratta di una nuova struttura per il servizio “Casa di Dio bambino” che le suore del Verbo Incarnato già prestano, in condizioni precarie, a poca distanza. In questo caso, la Caritas lodigiana è l’ente capofila di una cordata formata da Caritas italiana, Lavoratori credenti e Unitalsi nazionale per raccogliere i fondi e costruire la struttura. Una volta realizzata, la nuova sede potrà ospitare fino a 50 disabili, con priorità ai minori, non con un semplice servizio di ricovero ma con tutte le funzionalità dei moderni centri per inserirli nella vita sociale e lavorativa della città. L’attività è già stata sede di un’esperienza di volontariato di alcuni giovani della diocesi nell’estate 2009 e la prossima settimana sarà la volta di don Angelo Manfredi, accompagnato da altri giovani di Lodi. I due progetti, asilo e Casa di Dio bambino, sono al centro della raccolta fondi della diocesi di Lodi per tutto il tempo liturgico dell’Avvento. «È un grande sogno che con l’aiuto di tutti potrà certamente trovare realizzazione», commenta in una nota don Davide Scalmanini, direttore della Caritas lodigiana. Entrambi i sacerdoti, don Peppino Barbesta e don Davide Scalmanini, accompagnano insieme ad alcuni volontari il vescovo monsignor Merisi nel viaggio in Terra Santa. «Con queste iniziative aiutiamo i bambini, e aiutiamo tutta la popolazione perché portiamo lavoro durante la costruzione per le maestranze, davvero brave, e poi anche nella gestione delle strutture, che sarà mista tra personale religioso occidentale e personale laico del posto - conclude don Peppino Barbesta -. Speriamo che si possa ripetere il miracolo di Jenin, dove l’asilo da 120 bambini che abbiamo già aperto non solo ha portato un servizio nella città, ma ha permesso anche di avviare un forte dialogo e confronto con le famiglie e con le autorità palestinesi. Così si vive in piena armonia, e anche questo ha contribuito al miracolo, per me questo è, che gli uomini di Hamas di Jenin non abbiamo partecipato alle campagne di violenza della striscia di Gaza».Andrea Bagatta