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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 21/01/2010 - Artigianato, è l’edilizia l’anello debole


I dati di Confartigianato indicano una frenata del “mattone” confermata dal calo delle nuove attività aperte da stranieri Artigianato, è l’edilizia l’anello debole A S. Angelo aumentano le imprese, ma non nel settore costruzioni Rallenta il comparto edile nel territorio di Sant'Angelo. Lo dicono i dati sull'andamento del 2009 resi noti dalla Confartigianato. Lo scorso anno, inoltre, si è registrata una frenata delle nuove aziende fondate da cittadini stranieri: un dato da collegare alla "crisi del mattone", secondo il delegato santangiolino di Confartigianato, Giancarlo Tornielli. A Sant'Angelo e nei paesi del circondario (Vidardo, Marudo, Valera Fratta, Graffignana e Villanova Sillaro) nel 2009 sono state aperte 57 nuove aziende a carattere artigianale: a fare la parte del leone sono attività come l'idraulico e l'elettricista, mentre si è registrata una diminuzione delle nuove aziende edili. Gli artigiani che nel corso del 2009 invece hanno chiuso sono stati 11. Il saldo tra aperture e chiusure, dunque, nonostante l'anno di crisi, resta attivo. «I numeri, pure in lieve flessione, rimangono in linea con quelli rilevati a fine 2008 - spiega Tornielli -, quando avevamo registrato 60 nuove attività e 10 chiusure».A confermare la tenuta del comparto artigianale di Sant'Angelo durante l'anno nero dell'economia lodigiana è il numero delle aziende: al 31 dicembre 2009 gli imprenditori iscritti a Confartigianato erano 480, di cui 340 di Sant'Angelo e il resto dei paesi limitrofi. «Nonostante il calo registrato nel 2009 nel comparto edile, questo settore resta quello maggiormente sviluppato - dice Tornielli - visto che circa il 70 per cento delle aziende iscritte a Confartigianato Sant'Angelo sono attive nelle costruzioni e nell'indotto, penso in questo caso ai carpentieri, agli imbianchini e agli idraulici. Il 20 per cento circa dei nostri iscritti sono invece riparatori, come meccanici ed elettricisti». Il 2010 poi è iniziato con le prime 5 nuove iscrizioni ma, sottolinea Tornielli, «è significativo che tra queste non ci sia nemmeno un edile». Restando nel settore delle costruzioni, Confartigianato segnala un altro aspetto interessante: dopo anni di forte crescita, nel 2009 il numero di nuovi imprenditori stranieri ha subito una frenata. «Il rallentamento c'è stato - ammette Tornielli -, le iscrizioni di nuove attività guidate da stranieri sono diminuite soprattutto nel secondo semestre 2009. Non so dire se questo rallentamento sia totalmente da collegare alla crisi dell'edilizia, certo posso dire che la maggior parte degli imprenditori stranieri sono attivi in questo settore e dunque il legame mi pare evidente». In attesa di poter valutare i dati del primo semestre 2010, gli artigiani santangiolini provano a tracciare un bilancio dell'anno che si è da poco concluso. «Le premesse non erano buone - osserva Tornielli - nonostante questo i numeri indicano che non è stato un disastro. Il 2009 ha segnato una flessione, che anche noi abbiamo registrato, ma se guardiamo bene i dati non siamo andati peggio rispetto al 2006 e al 2007, quando la crisi economica non c'era. Il comparto artigiano, insomma, ha tenuto, sebbene siano calati i guadagni e l'edilizia abbia mostrato segni di difficoltà. Occorre comunque guardare con ottimismo ai mesi che abbiamo davanti». Lorenzo Rinaldi