GRAFFIGNANA NOTIZIE

ARTICOLO TRATTO DA "IL GIORNO" DEL 22/01/2010 -Si ribalta nel fosso, muore a 22 anni


Si ribalta nel fosso, muore a 22 anni — ALBUZZANO —L’AUTO È STATA ritrovata dopo circa 6 ore dall’uscita di strada. Per Lorenzo Coppi, 22enne, nato a Sant’Angelo Lodigiano e residente a Graffignana, non c’era più niente da fare: il suo corpo è stato trovato ormai privo di vita, fuori dall’auto finita del fossato che costeggia la Statale 235 tra Pavia e Lodi. Erano le 8.30 di ieri quando l’allarme al 118, lanciato da un altro automobilista di passaggio, ha fatto ritrovare la Peugeot 206 uscita di strada nella notte, in località Cascina Mensi di Albuzzano, vicino alla frazione Vigalfo. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Pavia e i carabinieri di Belgioioso. «Paziente sbalzato rinvenuto cadavere», è la triste conferma nella nota del 118. Sulla dinamica dell’incidente i carabinieri della Compagnia di Pavia si limitano a precisare che gli accertamenti sono ancora in corso e per il momento l’unico dato certo è che si tratti di un’uscita di strada autonoma, senza il coinvolgimento di altri mezzi. SULLE CAUSE, le ipotesi sono legate alle condizioni meteorologiche, con la fitta nebbia della notte e la temperatura di parecchi gradi sotto lo zero, con possibilità di asfalto ghiacciato. O un colpo di sonno o una fatale distrazione. Lorenzo aveva passato la serata a Pavia con amici, a una festa di compleanno organizzata al Nirvana, locale in viale Montegrappa. Ha salutato gli amici verso le 2 di notte, diretto a casa prima della fine della festa, perché la mattina successiva doveva andare a lavoro, nel suo ufficio di San Donato Milanese dove era impiegato in una società controllata dall’Eni. A casa, però, non è mai arrivato e già alcune ore prima che venisse scoperto l’incidente i suoi famigliari avevano lanciato l’allarme per il suo mancato rientro. Dal locale pavese al luogo dell’incidente la distanza è percorribile in un quarto d’ora, al massimo 20 minuti in condizioni di visibilità ottimali e con le strade mezze vuote della notte, al più mezz’ora considerando una velocità moderata per la nebbia, che però alle 2 non era fitta come poi è diventata nel corso della nottata. L’uscita di strada è con tutta probabilità da far risalire alle 2.30, sei ore prima di quando la Peugeot 206 è stata trovata nel canale. L’auto non ha né parabrezza né finestrino sfondati: difficilmente il giovane è stato sbalzato dall’interno dell’abitacolo. Forse non è morto subito per l’urto, ma è riuscito a trascinarsi con le ultime forze fuori dall’auto, perdendo poi conoscenza. Fatale è stato il forte trauma cranico, l’unica ferita riscontrata dai soccorritori.«ERA UN RAGAZZO D’ORO», racconta al telefono, con la voce rotta dal pianto, mamma Maria. Accanto a lei, il padre del ragazzo, Giovanni. Lorenzo era figlio unico. La sua passione era la musica: «Era un deejay conosciuto, “suonava” nei locali nel week-end, quando il lavoro lo permetteva», dice commosso l’ex sindaco del paese e amico di famiglia, Giovanni Scietti. «Un ragazzo splendido, sempre disponibile: non fumava, non beveva», aggiunge. Dopo le scuole medie a Graffignana, aveva ottenuto il diploma tecnico al Cesaris di Casale, poi a Lodi. Aveva giocato a calcio nelle giovanili del Sancolombano. «Era un amore, sempre educato e gentile con i genitori — racconta la mamma —. Tempo fa non era stato bene, aveva subito un intervento maxillo-facciale e non poteva parlare. Vedendomi affranta, si fece dare un pezzo di carta e scrisse: non avrei il coraggio di vederti soffrire, meglio che soffra io. Ecco, questo era il mio Lorenzo».