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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 25/01/2010 - LA MAMMA DI LORENZO RACCONTA


Era buono, non si arrabbiava quasi mai Non vorrebbe vederci soffrire così tanto» Dopo l’ultimo saluto a Lorenzo mamma Maria Grazia ha trovato la forza di esprimere un pensiero per gli altri: «Voglio ringraziare tutte le persone che in questi giorni ci sono state vicine dedicandoci molto affetto. Grazie a loro e ai giornali ho capito quanto è amato nostro figlio. Lui mi diceva spesso di avere tanti amici ma dato che il suo computer era tabù e lui li incontrava quasi sempre fuori casa, non credevo si trattasse di così tanta gente e soprattutto che in giro ci fossero così tante fotografie. Devo dire che si dedicava molto anche ai contatti su Facebook». Poi, tra le lacrime, la donna ha trovato la forza di ripensare al suo unico figlio con un sorriso: «Lui era sempre contento e non vorrebbe vederci soffrire così. Quindi mi sono concessa ancora qualche giorno per le lacrime per poi promettere a me stessa di ricordarlo nella sua gioia di vivere. In 22 anni Lorenzo non mi ha mai dato problemi e anzi, continuava a ribadire che lui sapeva benissimo come poteva comportarsi con i vari conoscenti, con chi allargarsi di più o invece contenersi e quindi, sosteneva, non c’era mai bisogno di litigare con nessuno. Addirittura sgridava me e suo padre quando si bisticciava. Ci bastava alzare leggermente la voce per essere ripresi. La nostra era una famiglia serena e nostro figlio, cresciuto così, si è sempre confermato un buono». A volte persino la mamma gli ripeteva di essere più malizioso per non ricevere gomitate dagli altri: «Io ho cinquant’anni e ovviamente ragiono avendo alle spalle un maggior numero di esperienze. In realtà sono come mio figlio e non amo le liti. Però gli spiegavo che a volte essere troppo accondiscendenti è un guaio. Lorenzo era così persino sul lavoro, a lui andava sempre bene tutto, accettava le persone vicine per com’erano. Infatti se gli dicevo qualcosa cercando di consigliarlo l’unica risposta che ricevevo e mi sono sentita dire l’ultima volta qualche giorno fa, era che vedevo tutto troppo in negativo mentre lui la ragionava in positivo. Insomma, per il ragazzo le cose erano bianche oppure nere, non c’erano vie di mezzo. Era bello saperlo così».