GRAFFIGNANA NOTIZIE

ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 15/02/2010 - Al “Gallo” stavolta è bastato divertirsi


Pallacanestro - Nban Il lodigiano, reduce da un leggero infortunio, è il secondo italiano a partecipare all’All Star Week Al “Gallo” stavolta è bastato divertirsi Danilo manca la finale nella gara del tiro da tre, ma è nella storia Dallas È stato un All Star Week sottotono quello di Danilo Gallinari, che entra comunque nella storia per essere il secondo italiano di sempre a partecipare a questa manifestazione, dopo l'apparizione di Bargnani nel 2007 a Las Vegas, e il primo in assoluto a partecipare alla gara del tiro da 3 punti. Nonostante le sue dichiarazioni, le performance della giovane ala di Graffignana sono state decisamente condizionate dal leggero infortunio all'avambraccio destro, occorsogli nella gara di mercoledì contro i Sacramento Kings. Così, per cercare di farlo rendere al meglio all'All-Star Saturday, dove era impegnato nella gara del tiro da 3 punti e come assistente a Nate Robinson nella gara delle schiacciate, si è deciso di risparmiarlo nel “Rookie Challenge”, la sfida tra le “matricole” terribili dell’Nba di cui diamo conto in altra parte di questa pagina, nel quale in sostanza ha solo timbrato il cartellino della presenza.Sabato dopo la gara dei tiri improbabili (“Horse”) vinta da Kevin Duran (Oklahoma City Thunder), la “Shooting Stars” vinta dal team padrone di casa dei texani Dirk Nowitzki (Dallas Mavericks), dall'ex Houston Rockets Kenny Smith e dalla “silver star” Becky Hammon e la “Skills Challenge” dominata dal playmaker canadese Steve Nash dei Phoenix Suns, che ha battuto in finale il campione in carica, e Deron Williams dello Utah Jazz, ecco il momento dell’attesissimo “Foot Locker Three Point Contest”. Il primo tiratore nella gara dei tre punti è Paul Pierce (Celtic) che totalizza 17 punti, sui 35 disponibili, 17 anche per la “pepita” Chauncey Billups e 18 del “rookie” dei Warriors Stephen Curry. Tocca al “Gallo”, che per qualificarsi in finale deve fare almeno 17 punti. Dopo il primo “airball” (o “ufo” detto all'italiana, ossia un pallone che non trova nemmeno il ferro) segna 2+2 punti nel primo carrello, 2 triple semplici più la “money ball”, il pallone che vale 2 punti, 0+2 nel secondo, 2+0 nel carrello centrale, 0+2 nel carrello laterale e un quasi netto 3+2 nell'ultimo per un totale di 15 punti che però lo esclude dalla finale. Totalizzano lo stesso score anche i successivi tiratori Channing Frey (Phoenix Suns), il primo centro a partecipare alla gara, e il campione uscente Daequan Cook (Miami Heats). Nella finale ha la meglio Pierce (20 punti) su Billups (14) e Curry (17).«Diciamo che è stata un'esperienza divertente - è il primo commento che rilascia Gallinari prima di emendarsi parzialmente -, abbastanza divertente. È stato difficile prendere il ritmo: devi essere costante, se lo perdi sbagli. Il braccio? Mi ha dato un pochino fastidio, ma non ha compromesso la gara».Infine spazio alla spettacolare gara delle schiacciate, che, in realtà, non ha regalato particolari emozioni agli spettatori, con parecchi errori e una ormai cronica mancanza di fantasia che si registra da qualche anno. “Non sanno più cosa inventare”, si direbbe in Italia. In questa gara il nostro Danilo può dire di aver partecipato al successo (il terzo di fila, record Nba) del saltatore “nano” suo compagno di squadra ai Knicks, Nate Robinson (1,75 centimetri di altezza, ma con le scarpe). “Danny boy” è stato, infatti, il suo partner nella seconda schiacciata, ma ha sbagliato i primi due passaggi guadagnandosi un “Oh, Gallo” urlato da Robinson come rimprovero, prima di sfornare l'assist vincente per il fantasioso “alley oop”.Lorenzo Meazza