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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO"DEL 23/02/2010 - Corte Palasion Fabio volerà a Bangkok per un trapianto di staminali


Corte Palasion Fabio volerà a Bangkok per un trapianto di staminali, appello per un fisioterapista Muroni, parte il viaggio della speranza Corte Palasio Il viaggio della speranza si trasferisce a Bangkok. Fabio Muroni, il bambino di Cadilana affetto dalla sindrome di West, una rara forma di epilessia, questa mattina partirà per la Thailandia. Si sottoporrà al trapianto di cellule staminali. Gli faranno 6 iniezioni: 2 per via endovenale e 4 per via spinale. Poi il bambino dovrà lavorare sodo per fare in modo che le cellule prendano forma: un’ora di agopuntura al giorno, una di fisioterapia, la medicina occupazionale e quella convenzionale, logopedia e riabilitazione respiratoria. Un mese di intenso lavoro lì, fino al 23 marzo, poi sei mesi in Florida, dove il 29 maggio compirà 5 anni, e da agosto a novembre nel Michingan. I medici non si sbilanciano sui risultati, ma i genitori sono ottimisti e la speranza è sempre al primo posto. Tutti i parenti e gli amici se lo sognano di notte Fabio che parla, cammina e mangia da solo. «Abbiamo conosciuto altri genitori che stanno facendo questo percorso e hanno visto dei miglioramenti nei figli - spiega papà Vittorio -. Riusciremo a portarlo avanti però solo se la gente ci aiuterà ancora. I fondi rimasti sono 55mila euro, ma ne servono 100mila solo per le cure. Tramite la parrocchia abbiamo presentato un progetto di solidarietà per Fabio alla Fondazione della Banca popolare di Lodi. Dobbiamo sempre affidarci al buon cuore delle persone. Finora per quello che ha fatto Fabio dobbiamo ringraziare il territorio». La raccolta di fondi, intanto continua (il conto, intestato alla parrocchia di Cadilana, è aperto alla Banca di Credito Cooperativo di Corte Palasio: coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Specificare nella causale: offerta per Fabio Muroni). «I medici non si sbilanciano sul risultato delle cellule staminali - aggiunge la mamma Michela Amato -; dopo le iniezioni, infatti, si tratta di farle lavorare, altrimenti l’intervento non serve. Le prime punture in endovena danno subito il loro risultato, mentre quelle spinali manifestano il loro effetto dopo circa quattro anni. Ho visto un bimbo che aveva avuto ottimi esiti, quando è tornato in Italia e si è affidato alle poche ore di riabilitazione previste dal nostro sistema sanitario, gli effetti benefici sono scemati». Per questo la famiglia Muroni lancia un appello perché si trovi un fisioterapista disponibile a lavorare con Fabio a casa. «Se ci fosse - spiega la mamma - quando torniamo dall’America potremo continuare a lavorare qua. Il sindaco ha già detto che ci mette a disposizione la palestra di Corte Palasio. Il terapista potrebbe venire, senza spendere nulla, in America per imparare la therasuite, il metodo seguito dal piccolo. Chi fosse disponibile può rivolgersi a don Luigi Avanti, allo 0371 424056)». Il suo professore, Gaudenzio Garozzo, è stato chiamato di recente persino in una famosa clinica di Milano per seguire altri casi. «Ho visto con i miei occhi una bambina di 6 anni, con i piedi storti, che non riusciva a camminare. Aveva avuto una emorragia cerebrale e prendeva i farmaci epilettici. Frequentava il centro di Milano da anni - racconta Amato -, ma il suo problema non si risolveva. Avrebbero dovuto operarla o farle il botulino. Dopo 3 mesi dal professor Garozzo, con agopuntura, massaggi e riabilitazione, adesso cammina da sola. L’ospedale ora ha chiamato il professore per sottoporgli altri bambini». Per questo anche per Fabio bisogna continuare a sperare.Cristina Vercellone