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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 3/3/2010 - Cercasi sponsor per il verde pubblico


San Colombanon L’amministrazione pensa di assegnare la cura di parchi e aiuole a soggetti privati Cercasi sponsor per il verde pubblico   San Colombano A caccia di sponsor privati per mantenere il verde pubblico: è l’obiettivo che si è dato il comune individuando 13 diversi lotti da mantenere. Le aree individuate sono parchi, aiuole e verde pubblico interno all’abitato, in particolare quelle posizionate in corrispondenza di monumenti e beni storici e architettonici come il castello o il Lazzaretto o in posizioni invitanti per gli sponsor, le aiuole stradali all’ingresso del paese provenendo da Lodi o da Graffignana, o ancora in prossimità di luoghi molto frequentati. «Abbiamo scelto quelle aree che possono incontrare l’interesse degli operatori del settore e delle attività produttive banine in chiave pubblicitaria - afferma l’assessore all’ambiente Davide Panzetti -. Analoghi bandi erano già stati fatti negli anni passati, ma non sono andati a buon fine. Vediamo se quest’anno riusciremo a coinvolgere qualche privato nella cura del verde pubblico: sarebbe un bel gesto nei confronti della comunità oltre che un ritorno in immagine per l’attività». Nelle linee guida redatte dalla giunta comunale si stabiliscono già anche il numero e il tipo di interventi da apportare per ciascuna area da curare, comprese le previsioni dei tagli dell’erba e della sistemazione delle piante presenti. «Abbiamo inviato una lettera a tutte le attività produttive del paese per sensibilizzarle nei confronti dell’iniziativa - spiega Davide Panzetti -. Tuttavia, la modalità della sponsorizzazione privata non è l’unica che prevediamo e facciamo esplicito riferimento anche ad attività di volontariato che potrebbero essere condotte da associazioni o anche da singoli». Un discorso a parte riguarda il vigneto sperimentale Moretto, di proprietà comunale: venuti a mancare i fondi della Camera di commercio di Milano che l’avevano sostenuto fin dalla sua nascita, il comune prova a battere anche per quello la strada della sponsorizzazione. «In questo caso, però, non ci siamo rivolti alle attività produttive banine in modo generico, ma alle aziende vitivinicole che hanno esperienza diretta nella conduzione di fondi», conclude Panzetti.Andrea Bagatta