GRAFFIGNANA NOTIZIE

Graffignana, è tutto pronto per il “Palio della Madunina”

A Graffignana torna il “Palio della Madunina” dedicato alla Vergine che protegge le colline. L’appuntamento è per domani, presso il campo sportivo comunale “Cantone dei fagioli” e si protrarrà, suddiviso in una serie di incontri sportivi tra amici, fino a domenica 28 giugno, data in cui è prevista la finale. Il tutto con un’interruzione tra l’11 e il 15 del mese per favorire altre manifestazioni. Si tratta di un torneo calcistico organizzato dalla Pro loco, in collaborazione con l’amministrazione comunale e la squadra del Bargano calcio, che ormai è una vera e propria tradizione per il paese perché raggruppa molti ragazzi di ogni fascia d’età. Anche i nomi delle sette squadre in gara sprigionano allegria e in parte prendono spunto dalle attività commerciali graffignanine che negli anni sono diventate sponsor dell’iniziativa: Bottega del pane, Pan per focaccia, Casa dell’ormone, Circo massimo, Lavanderia Scapuzzi, Cincinlà, Beta house. L’organizzatrice Barbara Grenci spiega: «Il premio principale del Palio di Graffignana, che va alla squadra prima classificata, è una targa in argento incorniciata che si tramanda di edizione in edizione alla squadra vincente. Inoltre, se la stessa squadra vince per tre anni consecutivi, l’ambito dono viene assegnato definitivamente. Cosa che si è verificata, ad esempio, nel 2008 quando la formazione Squadra dell’ormone ha trionfato per la terza volta consecutiva». Riconoscimenti anche per le altre squadre classificate: «Si tratta di coppe offerte dai negozianti del paese» precisa la responsabile. Quest’anno sono attesi in campo ben settanta giocatori residenti o ex residenti del paese.

Birra e musica per tutti i gusti, si apre la grande festa che anticipa l’estate

«Vogliamo sfatare il pregiudizio che vede le feste della birra come luoghi poco sicuri in cui si beve molto. La nostra è la quinta edizione e da noi ci si è sempre divertiti senza esagerare». Con queste parole Barbara Grenci della Pro loco di Graffignana annuncia un nuovo momento di festa prima dell’estate. Ci si ritroverà nelle serate di venerdì 12 giugno, sabato e domenica, sempre alle 21, nel cortile delle scuole in viale Milano 13. L’evento è stato organizzato dall’associazione con la collaborazione dell’amministrazione comunale uscente: «Lo scopo è quello di trascorrere serate in compagnia a base di musica creando un ritrovo per i nostri ragazzi ma anche per i giovani di altri paesi che partecipano sempre numerosi» prosegue la responsabile del sodalizio territoriale. Inoltre quest’anno si deve recuperare il flop dello scorso anno dovuto all’impietoso maltempo: «Era stato organizzato tutto al meglio come sempre ma la gente, seppur numerosa, è scappata presto a causa della pioggia che si è abbattuta sulla festa» ricordano i volontari della Pro loco. Questo fine settimana suoneranno, in ordine di giornate, «Strani movimenti», «Dillo a Wolly» e «Bettermen». Si passerà dalle cover di pezzi famosi alla musica rock. La Grenci conclude: «Inoltre nella serata di sabato e prima di far suonare il gruppo in programma, proporremo una sorpresa. Si tratta di uno spettacolo di danza molto particolare, mi auguro che la gente non manchi e che intervenga numerosa». Durante la Festa della birra sarà costantemente a disposizione un servizio bar e non mancherà la distribuzione di patatine fritte e panini con le salamele. Un momento di festa e di musica, ma senza esagerare con le libagioni a base di alcol.

GRAFFIGNANA
Con una spesa iniziale di 130mila euro, Alfaomega Bolivia è arrivata al tetto del plesso scolastico che sta costruendo in Bolivia, ora si cercano fondi per la sua gestione. A maggio la direttrice della comunità Alfaomega Marilena Seminari, con sede a Graffignana e a Cochabamba in Bolivia, si è trasferita oltreoceano con il cappellano della casa di riposo Santa Chiara di Lodi don Franco Gasparini, ex economo e formatore ultradecennale in quelle terre e grande conoscitore delle problematiche locali, e Giuseppe Castelvecchio, coordinatore della comunità “Il pellicano”. «Prima del ritorno in Italia abbiamo festeggiato l’arrivo al tetto della nostra scuola nella quale ci sarà anche un centro nutrizionale e vorremmo aprire un ambulatorio - racconta Seminari -. Don Franco ha benedetto i lavori così come aveva fatto alla posa della prima pietra. In realtà, la costruzione avrebbe già dovuto essere terminata, ma purtroppo a causa dell’aumento del costo delle materie prime, di una stagione piovosa e di un cambiamento di rotta, siamo rimasti un po’ indietro». Il cambiamento progettuale, in fase di valutazione e da stabilire entro luglio, riguarda una proposta governativa: «Avevamo chiesto un contributo per la gestione dello stabile, che è di 1.300 metri quadrati e dà lavoro a 8 insegnanti e 4 volontari. Il governo boliviano sarebbe anche disponibile a concedercelo ma in cambio chiede che si completi il ciclo scolastico fino all’età di 16 anni e non fino agli 11 come previsto. Quindi abbiamo dovuto potenziare le fondamenta e stiamo pensando di costruire un secondo piano». Una scelta importante dato che in quelle terre la cultura è l’unica possibilità di miglioramento che si può offrire ai giovani affinché si costruiscano un futuro migliore. «Inoltre, aggiungo l’idea, che spero sia concretizzabile, di avviare anche una sede universitaria che proponga le tre facoltà di economia e commercio, giurisprudenza e medicina. Infatti serve personale competente in tutti gli ambiti perché, come testimonia don Franco, le condizioni economiche locali sono pessime». «La mia vita è là anche se il governo non vede di buon occhio la chiesa cattolica perché la ritiene la continuazione della schiavitù spagnola - dice il sacerdote lodigiano -. Quindi chiedo aiuto ai lodigiani per salvare quella gente dalla povertà. Tutte persone dal grande cuore che ti fanno sentire uno di loro». Al momento, la didattica è comunque partita perché l’Alfaomega boliviana è inclusa in un progetto integrato con la fondazione “Casa de los ninos”, che quindi ha messo temporaneamente a disposizione locali provvisori per quattro sezioni occupate da 88 piccoli. Il tutto oltre ad aver costruito, nello stesso terreno, case per i poveri e un centro per bimbi ammalati, cui se ne aggiungerà un altro per mamme in difficoltà.
Paola Arensi

Graffignana. Il nuovo sindaco è il degno successore di Scietti
Il trionfo del centrodestra porta in municipio Ravera

Graffignana. Netto trionfo del centro destra anche a Graffignana. Nuovo sindaco è Marco Ravera, degno successore dell’ex primo cittadino Giovanni Scietti. Battuta la lista di Angelo Mazzola “Sviluppo e partecipazione per Graffignana”. «Ha trionfato la continuità di un lavoro che evidentemente è stato fatto bene, con chiarezza e trasparenza - dice Mazzola -. Un’opera per cui ringrazio soprattutto Scietti e l’ex vicesindaco Giuseppe Maina che si sono sempre spesi per raggiungere obiettivi che hanno reso Graffignana ogni anno sempre più bella, ordinata e vivibile». Il nuovo primo cittadino continua la sua analisi: «Il rischio era quello di fare un passo indietro e invece ci troviamo ad una svolta. Infatti il nostro gruppo di lavoro non è composto soltanto da dodici persone bensì da tanti altri cittadini che si sono resi disponibili a sostenere l’amministrazione condividendone gli obiettivi». Ora Ravera intende riunire presto la sua squadra per organizzare i lavori: «Più della metà dei graffignanini ritiene che i nostri propositi siano realistici e ci sta dimostrando molto gradito calore. Faremo di tutto per non deludere nessuno». Anche Antonio Ferrari, coordinatore del Popolo della Libertà, vuole dire la sua: «Non gareggiavano due liste di centro destra una contro l’altra, come ha lasciato intendere Mazzola, bensì la nostra, realmente appoggiata dal partito e dalla Lega e un gruppo che si dichiarava civico ma in realtà era sostenuto, come scritto su volantini diffusi in campagna elettorale dagli interessati, dal Partito democratico. Una lista composta da un comunista e iscritti al Pd». Conferme anche dal coordinatore provinciale Claudio Pedrazzini: «Mazzola si è messo a disposizione autonomamente senza l’indicazione del partito ma collaborando con il Pd. Cosa imbarazzante per noi dato che fino a qualche settimana fa era capogruppo in provincia. Quindi la sua è stata una scelta indipendente

Graffignana Taglio del nastro per il centro civico e per la biblioteca
«Arrivo in una comunità locale dove regnano ordine e pulizia»

Graffignana «Arrivando a Graffignana ho incontrato ordine, pulizia e tanti amici pronti a inaugurare insieme il centro civico. Tutti segni della vitalità locale e dell’interesse che la comunità e il sindaco Giovanni Scietti dedicano alla cultura e all’ambiente in cui crescono i ragazzi».
Con queste parole, sabato pomeriggio, il ministro all’Istruzione Mariastella Gelmini ha salutato i presenti in occasione dell’inaugurazione del nuovo centro comunale di volontariato e cultura. Presenti moltissimi politici tra i quali il vicesindaco Giuseppe Maina, il candidato sindaco graffignanino Marco Ravera, il candidato alla presidenza della provincia di Lodi Pietro Foroni, Davide Cutti del circolo di Borghetto, Massalengo e Graffignana e la candidata al parlamento del Pdl Lara Comi. Non mancavano nemmeno labari e rappresentanze di tutte le associazioni locali tra le quali Avis e Rosone, della polizia municipale, della protezione civile e dei carabinieri di Borghetto.
Il sindaco Giovanni Scietti ha illustrato alla Gelmini il lavoro svolto negli ultimi anni per poi lasciarle l’onore di tagliare il nastro del nuovo punto di ritrovo cittadino: «È la prima volta che un ministro dedica tempo a una realtà piccola come la nostra. Quindi, noi che abbiamo sempre investito molto nella scuola e seguito le mosse di Mariastella Gelmini approvandole, le dimostriamo massima riconoscenza per essersi data tanto da fare». Poi il ministro ha proseguito: «Nel Lodigiano ho incontrato molti amministratori impegnati a valorizzare la formazione e l’educazione in generale. Questo mi rende felice perché sono convinta ci voglia un impegno comune per crescere bene le nuove generazioni e insegnare loro i valori veri della vita. Infatti, come ha detto nel 2007 il Santo Padre, serve un’alleanza per fronteggiare l’emergenza educativa odierna». Dopo l’inaugurazione, il corpo bandistico locale San Giovanni Bosco ha intonato l’inno nazionale. Successivamente le autorità presenti hanno visitato il nuovo centro civico e in particolare la biblioteca, che finalmente ha anche un applauditissimo spazio per la lettura dei bambini e la sala musica, nella quale un gruppo di giovani artisti ha intonato un brano sulle note di chitarre, tastiere e batteria. Infine la Gelmini si è avvicinata ai graffignanini intervenuti per porgerle omaggio. Il tutto con spontaneità e facendosi scattare innumerevoli fotografie insieme a loro, in un vero giorno di festa per tutti. Paola Arensi