E' tanto tempo che nessuno più aggiorna questo diario, ma mamma e papà ogni tanto si fanno prendere dallo sconforto......
Siamo appena tornati da una "vacanza" in Toscana. Tu per 15 giorni hai respirato ossigeno puro, infatti abbiamo iniziato l'ossigenoterapia. Ora abbiamo fatto il primo ciclo e fra tre settimane torneremo per il secondo ciclo.
Ora stai abbastanza bene, l'occhio non ha più dato problemi e ogni tanto ci fai sentire la tua voce facendo dei piccoli vocalizzi...magari stai cercando di dirci qualcosa.....ma noi purtroppo non riusciamo a capire il tuo linguaggio....ma tu continua, allenandoti magari tu riuscirai a essere più chiara e noi allennandoci ad ascoltarti cominceremo a capire un po' di più....Lo so che i compromessi non ti sono mai piaciuti, ma.....mi sa che stavolta dovrai accettarli......
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ciao Greta, ciao mamma e papà, è da un pò che vi seguo, quasi da quando è nato il blog, il vostro, mese più mese meno, e devo dire che al principio speravo con tutte le mie forze che il miracolo accadesse, poi pian piano il tutto si è stabilizzato, e spesso venivo per leggere novità. Ora mi sono fermata a leggere il titolo, di nuovo, per la centesima volta. "la mia seconda vita" .. alle volte occorre accettare certi eventi pur non capendoli, e godere col sorriso di situazioni che paragonate al passato ci fanno sentire piccoli e tristi.
Greta è quella di sempre, solo che ora manifesta il suo essere il modo diverso.
La vita è strana, ma fino a che è vita è bello godersela sempre, in tutti i modi in cui ci è dato di farlo.
Magari Greta non scriverà mai su questo blog, però se imparate a comunicare può esprimere cosa scrivere ..e magari inizierete a scrivere di momenti felici ... tralsciando che lei non è quella di 4 anni fa ... lei è la stessa, solo che si manifesta diversamente!
un bacio affettuoso! |
(Rispondi)
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Coma per 23 anni, "sentivo tutto".
Belgio, "urlavo ma non mi sentivano".
E' stato considerato in coma per ventitre anni, ma in realtà era vigile. E' l'incredibile storia del belga Ron Houben, rimasto paralizzato in un incidente stradale quando aveva 23 anni, non riusciva a dire che capiva ogni cosa di di ciò che gli accadeva attorno. "Sognavo di alzarmi", ha raccontato Houben, oggi 46enne e che secondo i medici era in un persistente stato vegetativo. "Urlavo ma non riuscivo a sentire la mia voce".
Come da prassi, dopo l'incidente, i medici di Zolder, in Belgio, utilizzarono i test in uso nella comunità scinetifica prima di concludere che la sua coscienza era "estinta". Un verdetto che non lasciava scampo né speranza. Invece la svolta arriva tre anni fa, grazie a nuovi scanner ultra-sofisticati che hanno dimostrato come il suo cervello ancora funzionasse. Houben, la cui inquietante vicenda è stata raccontata dalla stampa britannica, ha descritto quel momento come la sua "seconda nascita".
Il suo caso è venuto alla luce quando il neurologo che lo ha "salvato", Steven Laureys, l'ha raccontato in un articolo di una rivista scientifica. "Per tutto quel tempo ho letteralmente sognato una vita migliore.'Frustrazione è un termine troppo limitativo per descrivere quel che sentivo". Secondo Laureys, potrebbero esserci altri casi simili nel mondo; e la vicenda e' destinata a risollevare il dibattito sul diritto a morire di chi è in coma. Sotto "accusa" per così dire, è la scala di Glascow, la stessa utilizzata internazionalmente, che valuta vista, parola e risposte motorie.
Ma solo quando il caso fu riesaminato dai medici dell'Universita' di Liegi si scoprì che l'uomo aveva perso il controllo del corpo, ma era ancora perfettamente consapevole di quel che accadesse. Houben probabilmente non potra' mai lasciare l'ospedale, ma adesso ha un computer sopra il letto che gli consente di leggere i libri mentre rimane sdraiato. "Voglio leggere, dialogare con i miei amici, godermi la vita ora che la gente sa che non sono morto". |
(Rispondi)
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