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Post n°90 pubblicato il 10 Marzo 2009 da polliceblu
FIRMA QUI LA PETIZIONE PER IL REFERENDUM : VOGLIO UN REFERENDUM SUL TRATTATO DI LISBONA (costituzione europea) Sottoscrivere l'appello ed inviare questo email ad almeno cinque tuoi contatti forse non farà sì che i tuoi desideri si realizzino, ma potrebbe contribuire a scongiurare un GRAVE PERICOLO IMMINENTE. Le Costituzioni nazionali del dopoguerra sognavano un mondo migliore, in cui uguaglianza, libertà e solidarietà dei cittadini fossero garantite per legge. La Costituzione della Repubblica italiana è forse quella che esprime questi ideali al più alto grado. Nel momento in cui si vuole elaborare una Costituzione europea, invece un gruppetto di politici - chiaramente influenzati da lobbies economiche - prepara un testo che getta un colpo di spugna su molte conquiste del dopoguerra. Il diritto al lavoro diventa "diritto di cercarsi un lavoro", l'assistenza sanitaria viene garantita a chi se la può permettere, gli Stati vengono incoraggiati a migliorare la loro potenza militare, e così via. Un incubo? No, la pura realtà. Questo prevede il testo della Costituzione europea, elaborata non dal Parlamento europeo che rappresenta i cittadini dei vari Stati, ma da un'élite di personaggi tra i quali Giuliano Amato e Giscard d'Estaing, che le hanno dato un'impronta ultraliberista e mercantile. Inizialmente il testo avrebbe dovuto essere approvato mediante referendum in ogni Stato, direttamente dai cittadini. Soltanto se tutti i popoli avessero detto "sì" la Costituzione europea sarebbe entrata in vigore senza modifiche. Ma in Francia e in Olanda l'esito del referendum è stato negativo. Allora i politici hanno finto di modificare il testo, lo hanno spezzettato e trasformato in tanti piccoli emendamenti a vari trattati già esistenti, la cui somma è tuttavia praticamente uguale al testo originario, ma ha due vantaggi. Primo: è illeggibile. E' difficilissimo per il cittadino ricostruire il puzzle e capire che cosa dice veramente il Trattato di Lisbona. Secondo: poiché il titolo non è più "costituzione", ma "trattato", non è più necessario il referendum nei vari Stati membri, tranne in Irlanda (la legge irlandese prevede che sia il popolo ad approvare i trattati internazionali). Se il Trattato di Lisbona passerà così com'è, molti dei diritti garantiti dalla nostra Costituzione non saranno più tutelati, e andrà decisamente a farsi friggere l'aspirazione a un mondo più giusto e più equo, nonché il concetto stesso di democrazia. La modalità stessa con la quale stanno cercando di fare approvare questa pseudo-Costituzione dai parlamentari dei vari Stati, senza che i popoli possano esprimersi a favore o contro, è già negazione della democrazia. Gli Irlandesi per ora l'hanno bocciata (notizia di pochi giorni fa), e in teoria ciò avrebbe dovuto essere sufficiente a bloccare il processo di approvazione da parte degli altri Stati, ma si vocifera già di superare il problema dell'Irlanda "in qualche modo". E' quindi necessario e urgentissimo spingere per un referendum anche in Italia, e al contempo fare opera d'informazione per spiegare quali sarebbero le conseguenze del "sì", per ottenere anche in Italia la bocciatura del testo così com'è. A Torino, in Francia e in Germania si sta muovendo su questo terreno l'associazione ATTAC http://italia.attac.org/spip/ che vorrebbe una vera Assemblea Costituente dei popoli e non dei governanti.
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