Creato da: gruppowork il 14/12/2005
ARGOMENTO O: Obiettivi di medio periodo - quadro tendenziale e programmatico

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PROSPETTIVE A BREVE TERMINE di Ferrari Marco (mat.55402)

Post n°1 pubblicato il 14 Dicembre 2005 da gruppowork
Foto di gruppowork

PROSPETTIVE A BREVE TERMINE 

Prima di introdurre le prospettive per l’anno futuro, facciamo delle brevi considerazioni sulla situazione economica del 2005, in base ai dati forniti dal FMI ( Fondo Monetario Internazionale) e dal Consensus Forecasts. 

Possiamo vedere i maggiori indicatori:

  • Pil: per quanto riguarda l’area Euro, il Pil si attesta su valori intorno al 1,2 – 1,3 , abbastanza bassi possiamo dire, ancora di più se li rapportiamo al  9 - 9,02 della Cina.

Un altro indicatore degno di nota è

  • l’ Indice dei Prezzi al Consumo, che per l’area euro indica un livello intorno al 2 per cento (tra l’altro obiettivo di medio termine, previsto appunto dall’Unione Europea), che ci rassicura non poco, paragonandolo al livello di Paesi come Argentina, che arriva a raggiungere 11,5%. 

Le previsioni per il 2006 indicano l’aumento da 7 a 7,4 per cento del Commercio Mondiale. 

Per l’Area dell’Euro le prospettive sono meno positive, dato che il passaggio sarà da 1,3 a 1,8% di crescita del Pil.

Se stringiamo maggiormente il campo visivo, e ci focalizziamo solo sulle prospettive dell’Italia, aiutandoci con il DOCUMENTO DI MANOVRA DI BILANCIO 2006, possiamo vedere:

MAGGIORI ENTRATE, derivanti soprattutto dall’ampliamento delle basi imponibili per la tassazione alle imprese

MINORI ENTRATE, derivanti soprattutto da sgravi contributivi, in particolare a beneficio dei lavoratori, che vedono diminuire di 1 punto percentuale la tassazione sugli assegni familiari 

MAGGIORI SPESE, ancora a beneficio delle famiglie, con maggiori interventi di sostegno economico

MINORI SPESE, con il taglio soprattutto di trasferimenti alle imprese in conto capitale, alle Ferrovie dello stato e alla Sanità.

 

 
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Obiettivi macroeconomici e finanziari per gli anni 2007 - 2009

Post n°2 pubblicato il 14 Dicembre 2005 da gruppowork
Foto di gruppowork

Argomento O: Obiettivi di medio periodo: quadro tendenziale e programmatico

Relazione di Valentina Formenti

Matricola: 54867

Gli obiettivi macroeconomici e finanziari per gli anni 2007-2009

Dalla relazione revisionale e programmatica del 2006 presentata dal ministro dell’economia e delle finanze Giulio Tremonti il 29 settembre 2005, è possibile ricavare gli obiettivi macroeconomici e finanziari che si prevede di raggiungere per gli anni 2007-2009.

Per il medio periodo, vengono confermati gli obiettivi di crescita presentati nel Dpef di luglio. Si prevede che il PIL cresca mediamente nel triennio 2007-2009 attorno all’ 1.7%. La variazione sarà comunque sempre crescente nel periodo siccome partirà da una percentuale del 1.5% nel 2007 fino ad arrivare ad una percentuale del 1.8% nel 2009.

Lo sviluppo sarà sostenuto dalla crescita dei consumi e degli investimenti. Il contributo del settore estero si manterrà lievemente negativo per tutto l’arco previsivo, anche in presenza di una evoluzione favorevole delle esportazioni.

Si stima un’accelerazione dei consumi privati a partire dal 2007 dato che da quell’anno passeranno dal 1.3% all’1.8% nei due anni successivi.

La spesa delle famiglie beneficerebbe dell’ulteriore crescita del reddito disponibile connessa al calo della pressione fiscale, del miglioramento del clima di fiducia e, infine, della evoluzione positiva del mercato del lavoro.

Gli investimenti produttivi, nel loro complesso, sono stimati crescere ad un tasso medio di poco superiore al 3%, trainati in particolare dalla componente in macchinari ed attrezzature.

Saranno sempre crescenti nel periodo in quanto passeranno da un 2.7% nel 2007 a un 3.4% nel 2009.

Il mantenimento di prospettive economiche sostanzialmente favorevoli sul piano internazionale a cui si aggiungerà un lento recupero di competitività sospingerà le esportazioni, la cui crescita media è stimata attorno al 3,5% nel periodo considerato; anche le esportazioni saranno sempre crescenti dato che passeranno da una percentuale del 3.3% nel 2007 ad una percentuale del 3.8% nel 2009.

Parallelamente, il rafforzamento della domanda darà un impulso alle importazioni, previste crescere ad un tasso medio annuo intorno al 4%.

Per questo motivo, in precedenza, si era scritto che il contributo del settore estero sarebbe stato lievemente negativo in quanto le importazioni crescono in percentuale maggiore rispetto alle esportazioni.

Il saldo corrente della bilancia dei pagamenti dovrebbe permanere negativo(- 0,9%) anche se in lieve miglioramento rispetto al 2006, dato che era previsto pari al -1.1% nel quadro macroeconomico 2005-2007 e questo miglioramento dovrebbe essere dovuto da un incremento del saldo merci e una riduzione del deficit delle partite invisibili.

Dal lato dell’offerta, il valore aggiunto è previsto crescere nel complesso all’ 1,6% nel triennio; particolarmente sostenuta sarà la crescita del valore aggiunto nel settore dei servizi privati.

Il consolidamento dello sviluppo determinerà ricadute positive sul mercato del lavoro;

la crescita occupazionale nel suo complesso registrerà tassi medi attorno allo 0,8% che rimarrà pressoché costante anche se subirà una diminuzione dell’0.1% nel 2009.

Il tasso di disoccupazione continuando nel suo profilo discendente si collocherebbe a fine periodo poco al di sopra del 7% dato che era previsto pari 8.1% nel 2005 e 7.7% nel 2006 come illustrano le previsioni del 2005-2007.

Nel triennio di previsione, le retribuzioni lorde pro-capite aumenteranno in media del 2,5%, in lieve decelerazione rispetto alle tendenze del biennio precedente.

L’incremento contenuto delle retribuzioni, unitamente al costante recupero di produttività, conterrà la dinamica del CLUP che costituisce il costo del lavoro per unità produttiva e costituisce il rapporto tra il costo del lavoro in un ora di lavoro e la produttività del lavoro.

In linea con la previsione di una graduale riduzione del prezzo del petrolio in grado di limitare gli impulsi inflazionistici di tipo esterno, le previsioni indicano un inflazione al consumo che in media dovrebbe attestarsi intorno al 2% e rimanere stabile.

Per quanto riguarda la finanza pubblica, per gli anni successivi al 2006, vengono confermati gli obiettivi indicati nel DPEF 2006-2009, cioè un indebitamento della pubblica amministrazione decrescente nel triennio mediamente stimato col 2.1% e quindi un debito passante dai 105.2 nel 2007 ai 100.9 nel 2009 rispetto sempre al PIL.

Infine, si può quindi concludere che prendendo in considerazione il quadro macroeconomico del prossimo triennio si può constatare che gli economisti abbiano compiuto delle stime positive in quanto si prevede che vi saranno per l’arco temporale 2007-2009 dei miglioramenti nell’economia italiana.

 

 

 

 

 
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ANDAMENTO TENDENZIALE DI FINANZA PUBBLICA NEL MEDIO TERMINE 2006-2009

Post n°3 pubblicato il 15 Dicembre 2005 da gruppowork
Foto di gruppowork

di Chiocchi Marco mat.55679

Come previsto dai principali istituti nazionali ed internazionali si ipotizza una crescita media del PIL del 1,5 % nel periodo 2006-2009. Ripresa che dovrebbe essere trainata da tutte le componenti della domanda interna.

 Questa tabella è stata costruita seguendo la legislazione vigente in relazione all’evoluzione attesa per l’anno 2005.

 LE SPESE

-         i redditi da lavoro dipendente sono stati valutati incorporando gli effetti connessi alla corresponsione dell’indennità di vacanza contrattuale, secondo l’attuale cadenza biennale prevista.(il numero di dipendenti delle amministrazioni pubbliche è destinato a ridursi dello 0,5 % circa nel 2006 e 2007)

-         la spesa per consumi intermedi, comprensiva di quella per la sanità, è stata prevista per il 2006 ad un tasso di crescita lievemente inferiore a quello del PIL nominale e successivamente con una elasticità implicita rispetto al PIL nominale pari all’1 nella media del periodo

-         la spesa sanitaria è stata valutata sulla base di un tasso di crescita meido nel periodo 2006-2009 del 3,3 per cento, che tiene conto di una dinamica della spesa per consumi intermedi analoga a quella degli ultimi anni e della piena realizzazione delle misure di contenimento della spesa farmaceutica di pertinenza dell’amministrazione centrale mediante l’agenzia italiana del farmaco (AIFA). L’incidenza sul PIL è prevista raggiungere il 6,7 % a fine periodo

-         la spesa per le pensioni è stimata sulla base di un tasso di variazione medio nel periodo pari al 3,8 %, correlato al numero di pensioni di nuova liquidazione, ai tassi di cessazione dei stimati e alle regole in vigore di rivalutazione delle pensioni in base all’inflazione. L’incidenza sul PIL e prevista rimanere invariata per l’intero periodo collocandosi al 14,5 % del PIL.

-         la spesa per interessi è stata valutata tenendo conto dei tassi forward rilevati dalla struttura per scadenze dei tassi di mercato

-         la spesa in conto capitale è stata prevista in coerenza con i margini di crescita della spesa previsti dalla legge (finanziaria 2005)  che prevedono un incremento delle autorizzazioni di cassa del bilancio statale pari al 2 % per ciascun anno del triennio 2005-2007 e analogo limite, applicato però alla spesa complessiva per gli altri enti. La dinamica della spesa include gli interventi di competenza dell’ANAS S.p.A.

 LE ENTRATE

-         per le entrate tributarie il gettito previsto sconta l’entrata in vigore già nell’anno in corso del secondo modulo della riforma fiscale, nonché il totale azzeramento degli incassi provenienti da misure una tantum

-         per i contributi sociali è stata valutata una crescita con una elasticità rispetto al PIL dello 0,4% nel  2006 e successivamente dello 0,9

-         la pressione fiscale è stimata ridursi nel 2006 di un punto percentuale, raggiungendo il 40,3% e dello 0,2% all’anno tra il 2007 e il 2009

 

Gli andamenti stimati delle entrate delle spese evidenziano una rapporto tendenziale deficit/PIL che si mantiene al 4,7% nel periodo 2006-2009.

 E’ pertanto necessario un aggiustamento della struttura della finanza pubblica.

 
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