AFFACCIATI AL MONDO

italia


Era da un po’ di tempo che mi trastullavo con l’idea di riaprire il blog, e alla fine l’ho riaperto.Come la prima volta però fatico a scriverci sopra, un po’ per la mancanza di tempo e un po’ per poca convinzione.Le cose che avrei da dire però sono tante e mi piacerebbe condividerle con qualcuno per capire se sono il solo ad avere idee tanto astruse riguardo certi temi oppure no.In italia (sì, proprio con la minuscola), si sta andando verso una deriva che molti vedono e altri no. Dove sta la verità? Purtroppo io credo stia nel mezzo…. La nostra classe dirigente sembra sempre di più pensare alla propria poltrona anziché ai propri elettori; dopo anni di voto ed un’alternanza continua dei vari gruppi politici io ho visto lentamente, ,ma inesorabilmente, cambiare in peggio la mia posizione (e quella del cittadino medio) all’interno della società.Per quanto mi riguarda posso dire che io ho fatto alcune scelte che mi hanno portato dove sono, con molti limiti posso dire di essere, nel bene e nel male, artefice del mio destino.Nonostante ciò mi chiedo dove vogliano portarci i governi che si sono succeduti in questi anni. Ciò che loro chiamano riforme (scuola, giustizia, lavoro, equità sociale), molti chiamano disgregazione.In passato su queste pagine avevo scritto che l’italia esiste solo come  entità geografica, e non come entità culturale; anziché un popolo, spesso mi sembra di vedere un marasma di tribù, dove ognuna tira l’acqua al suo mulino. Non fraintendetemi, io credo che noi siamo un popolo caloroso e disponibile, pieno di inventiva e di voglia di fare; ma siamo anche un popolo controverso. Una volta, nel film “IL TERZO UOMO”, sentii questo paragone: “In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù. Da una parte condanniamo il clientelismo, e dall’altra cerchiamo sempre l’aiuto di qualcuno più “influente” per avere una qualsiasi tipo di agevolazione fosse anche solo un posto migliore al ristorante… …Siamo proprio un paese controverso  p.s.: questa è un' altra frase che ho sentito in un altro film: “L’intelligenza non è una qualità individuale…è un fenomeno collettivo, nazionale… intermittente…”(tratto da “Le invasioni barbariche”) chissà noi in quale periodo siamo?!?Ancora p.s.: vi allego un link carino quì...