Creato da salsadetress il 09/05/2007
SI VIVE UNA SOLA VOLTA E QUESTA E' LA MIA VOLTA.

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PERCHE'?

Post n°70 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da salsadetress

Sfoglio i resti di un sogno interrotto dal suono della sveglia. Sono pezzetti confusi che cerco di rimettere insieme e dargli un senso.

Il sole, il cielo azzurro, una fila di alberi ai lati di una strada, una panca e un tavolo spersi nella campagna. Verde, tanto verde tutt’attorno. L’odore della terra e dei fiori era spruzzato nell’aria da una brezza tiepida.
Ascoltavo le tue parole in silenzio, ascoltavo te e stavo bene. La tua storia la conoscevo già, ma per la prima volta la raccontavi con serenità, per la prima volta non piangevi. Anzi, un sorriso si era fissato sul tuo viso, gli occhi ridevano e i capelli, mossi dall’aria, cingevano la tua immagine. Non ti avevo mai vista così. Il suono della tua voce riempiva l’atmosfera, ne ero ebbro. Parlavi, parlavi, non mostravi la minima intenzione di smettere. Io, ai margini del tuo discorso, ascoltavo in silenzio e ti osservavo.
Una carezza. Il tuo silenzio. La tua mano sulla mia. Tu hai sorriso e hai chinato di lato la testa. Ci guardavamo come se fosse la prima volta. Il tempo aveva smesso di correre, lo tenevamo stretto a noi, confinato in quegli attimi eterni.
Un rumore. Un rombo proveniva dall’altra parte della strada. Un puntino apparve lontano in mezzo ad una nuvola di polvere. Un’automobile si fermò e una portiera si aprì. L’autista era una gigantesca sveglia che con la sua voce trillante t’invitò a salire. Rimasi da solo, confuso e amareggiato per la dipartita.

Ancora inebriato dal tuo ricordo, guardo il soffitto nella penombra della stanza, con un’unica importante domanda da fare a colei che adesso a ripreso a ronfare al mio fianco: “Perché punti la sveglia sempre mezz’ora prima, e soprattutto, perché la punti se no ti devi alzare?”

 
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