DAL CORRIERE DELLO SPORTMAGLIOZZI,dopo la D:Vogliamo raggiungere altri importanti traguardiII 4 2008 maggio rimarrà una giornata indimenticabile per i tifosi del Gaeta i quali, una volta avuta la certezza della promozione in serie D, hanno festeggiato allo stadio Riciniello, ma anche per le vie della città. Camion, auto, semafori, balconi, negozi, tutti addobbati con bandiere biancorosse, hanno fatto da cornice ai festeggiamenti ai quali hanno partecipato migliala di persone, in testa il sindaco Antonio Raimondi, che si è autodefinito un "portafortuna". «L'avevo detto ad inizio anno -ha detto il primo cittadino- che questa squadra avrebbe vinto il campionato. Sono contento, Gaeta merita una squadra di questo livello».All'ultima gara di campionato, sugli spalti erano presenti circa cinquemila tifosi. «In media -ha detto il vice presidente Giuliano Pierro al campo sono presenti un migliaio di sostenitori, che aumentano in occasioni di gare importanti, come quella di domenica scorsa, durante la quale siamo stati costretti ad aprire anche l'altra tribuna, solitamente riservata agli ospiti. Nel 2005, quando si è potenziata la società avevamo detto che dalla Promozione sarebbe arrivati in D in quattro anni. La vittoria della Coppa Italia ci ha portato in Eccellenza e dopo aver sfiorato il salto l'anno scorso, quest'anno lo abbiamo realizzato». ; II presidente Damiano Magliozzi sfoga la j sua felicità abbracciando giocatori, tecnici,tifosi e i suoi familiari, con i quali ha condiviso gioie e momenti difficili. «Per i programmi futuri, dobbiamo vederci con gli altri dirigenti e stilare un programma che possa permetterci di raggiungere altri traguardi impananti». Il Gaeta, insomma, non vuol fermarsi e vuoi gettare le basi per continuare a dare prestigio ad una piazza che è tornata ad essere importante anche nel calcio. Ed ha festeggiato anche il direttore sportivo Alfonso Morrone. «Abbiamo avuto i nostri momenti difficili -ha detto- come avviene per tutte le squadre che vincono i campionati. Ma abbiamo avuto la forza e la capacità di non perdere la testa e di saper reagire sempre. E credo che questo sia stato uno dei punti di forza della nostra squadra, sempre sostenuta da un pubblico straordinario».L'arrivo di Fortunato Torrisi, al posto del dimissionario Vincenzo Troiano, si è rivelata una mossa azzeccata, specie dopo le tre sconfitte consecutive patite. Pur provenendo da campionati professionistici, il tecnico ha saputo apportare i dovuti correttivi tecnici, ma soprattutto ha saputo ridare quella "serenità mentale" nei giocatori, capaci, sotto la sua gestione, di totalizzare 23 punti in nove gare, in virtù di sette vittorie e due pareggi. Il periodo più critico è stato due mesi e mezzo fa, prima dell'arrivo di Tonisi, con il Direttore Tecnico Franco Albano e l'allenatore in seconda Salvatore Rosato, che hanno saputo traghettare una squadra che poi ha spiccato il volo verso la serie D.UN ANNO SUPER,MA ABBIAMO SAPUTO ANCHE SOFFRIRESettanta punti conquistati in trentaquattro partite, in virtù di ventuno vittorie e sette pareggi. Sono questi i dati del Gaeta, che ha chiuso il campionato con all'attivo ottanta reti, di cui 49 portano la firma di Santucci e Alfonsi. Una coppia gol straordinaria, che ha tramutato in rete in grande lavoro della squadra. «Questa annata ha detto il capitano Nilo Santucci, capocannoniere del torneo è stata eccezionale. Abbiamo vinto meritatamente un campionato durante il quale abbiamo saputo soffrire. Oltre alla soddisfazione di aver conquistato la serie D, sono contento per quanto ho fatto personalmente. Le 28 reti segnate mi permettono di essere il miglior goleador in un'annata del Gaeta, primato appartenente ad un giocatore che ha lasciato grandi ricordi come Giampiero Forte».Santucci è stato l'uomo simbolo di questo Gaeta, che ha avuto in Alfonsi un altro grande protagonista. «Le ventuno reti segnate -ha detto il fantasista- costituiscono sicuramente un bel bottino. Meritavamo ampiamente di vincere questo campionato e questo è stato possibile grazie alla forza di un gruppo che è stato capace di uscire anche da situazioni negative». L'allenatore Fortunato Torrisi si gode questo successo, sul quale ha messo la sua firma. E' giunto in un momento delicato, con una squadra reduce da tre sconfitte, ma ha capito subito che quell'organico poteva centrare il traguardo che si era posto la società. «C'erano delle difficoltà di carattere psicologico -ha spiegato il tecnico dovute al grande stress di una stagione dove non ti potevi permettere distrazioni. Bisognava gestire questa situazione delicata che, poi, è migliorata col passare delle domeniche e con i risultati che arrivavano. Sotto il profilo prettamente tecnico, è stato ridato un giusto equilibrio alla squadra che può contare su una tifoseria da serie C».In campo tutti hanno festeggiato, mentre gli altoparlanti riecheggiavano le note dell'inno del 'Gaeta. Tra coloro che hanno salutato i tifosi c'era anche il giovane portiere Michele Soccio, che a metà stagione fu vittima di un grave infortunio alla testa che, in pratica, gli ha impedito di poter continuare a dare il proprio contributo alla causa. Torrisi, a pochi minuti dalla fine, ha dato spazio a questo ragazzo, facendolo tornare in campo nel giorno più bello della stagione del Gaeta. E sicuramente non c'era miglior modo per festeggiare il suo rientro. Festa, autore del gol campionato, sprizza gioia da tutti i pori. «La rete -ha detto- probabilmente sarà ricordata perché ci ha permesso di vincere il campionato. Ma il mio apprezzamento va a tutti i compagni di squadra, allo staff tecnico, ai dirigenti e questa tifoseria che meritava la promozione in serie D».
IL GAETA NON SI FERMA PIU'
DAL CORRIERE DELLO SPORTMAGLIOZZI,dopo la D:Vogliamo raggiungere altri importanti traguardiII 4 2008 maggio rimarrà una giornata indimenticabile per i tifosi del Gaeta i quali, una volta avuta la certezza della promozione in serie D, hanno festeggiato allo stadio Riciniello, ma anche per le vie della città. Camion, auto, semafori, balconi, negozi, tutti addobbati con bandiere biancorosse, hanno fatto da cornice ai festeggiamenti ai quali hanno partecipato migliala di persone, in testa il sindaco Antonio Raimondi, che si è autodefinito un "portafortuna". «L'avevo detto ad inizio anno -ha detto il primo cittadino- che questa squadra avrebbe vinto il campionato. Sono contento, Gaeta merita una squadra di questo livello».All'ultima gara di campionato, sugli spalti erano presenti circa cinquemila tifosi. «In media -ha detto il vice presidente Giuliano Pierro al campo sono presenti un migliaio di sostenitori, che aumentano in occasioni di gare importanti, come quella di domenica scorsa, durante la quale siamo stati costretti ad aprire anche l'altra tribuna, solitamente riservata agli ospiti. Nel 2005, quando si è potenziata la società avevamo detto che dalla Promozione sarebbe arrivati in D in quattro anni. La vittoria della Coppa Italia ci ha portato in Eccellenza e dopo aver sfiorato il salto l'anno scorso, quest'anno lo abbiamo realizzato». ; II presidente Damiano Magliozzi sfoga la j sua felicità abbracciando giocatori, tecnici,tifosi e i suoi familiari, con i quali ha condiviso gioie e momenti difficili. «Per i programmi futuri, dobbiamo vederci con gli altri dirigenti e stilare un programma che possa permetterci di raggiungere altri traguardi impananti». Il Gaeta, insomma, non vuol fermarsi e vuoi gettare le basi per continuare a dare prestigio ad una piazza che è tornata ad essere importante anche nel calcio. Ed ha festeggiato anche il direttore sportivo Alfonso Morrone. «Abbiamo avuto i nostri momenti difficili -ha detto- come avviene per tutte le squadre che vincono i campionati. Ma abbiamo avuto la forza e la capacità di non perdere la testa e di saper reagire sempre. E credo che questo sia stato uno dei punti di forza della nostra squadra, sempre sostenuta da un pubblico straordinario».L'arrivo di Fortunato Torrisi, al posto del dimissionario Vincenzo Troiano, si è rivelata una mossa azzeccata, specie dopo le tre sconfitte consecutive patite. Pur provenendo da campionati professionistici, il tecnico ha saputo apportare i dovuti correttivi tecnici, ma soprattutto ha saputo ridare quella "serenità mentale" nei giocatori, capaci, sotto la sua gestione, di totalizzare 23 punti in nove gare, in virtù di sette vittorie e due pareggi. Il periodo più critico è stato due mesi e mezzo fa, prima dell'arrivo di Tonisi, con il Direttore Tecnico Franco Albano e l'allenatore in seconda Salvatore Rosato, che hanno saputo traghettare una squadra che poi ha spiccato il volo verso la serie D.UN ANNO SUPER,MA ABBIAMO SAPUTO ANCHE SOFFRIRESettanta punti conquistati in trentaquattro partite, in virtù di ventuno vittorie e sette pareggi. Sono questi i dati del Gaeta, che ha chiuso il campionato con all'attivo ottanta reti, di cui 49 portano la firma di Santucci e Alfonsi. Una coppia gol straordinaria, che ha tramutato in rete in grande lavoro della squadra. «Questa annata ha detto il capitano Nilo Santucci, capocannoniere del torneo è stata eccezionale. Abbiamo vinto meritatamente un campionato durante il quale abbiamo saputo soffrire. Oltre alla soddisfazione di aver conquistato la serie D, sono contento per quanto ho fatto personalmente. Le 28 reti segnate mi permettono di essere il miglior goleador in un'annata del Gaeta, primato appartenente ad un giocatore che ha lasciato grandi ricordi come Giampiero Forte».Santucci è stato l'uomo simbolo di questo Gaeta, che ha avuto in Alfonsi un altro grande protagonista. «Le ventuno reti segnate -ha detto il fantasista- costituiscono sicuramente un bel bottino. Meritavamo ampiamente di vincere questo campionato e questo è stato possibile grazie alla forza di un gruppo che è stato capace di uscire anche da situazioni negative». L'allenatore Fortunato Torrisi si gode questo successo, sul quale ha messo la sua firma. E' giunto in un momento delicato, con una squadra reduce da tre sconfitte, ma ha capito subito che quell'organico poteva centrare il traguardo che si era posto la società. «C'erano delle difficoltà di carattere psicologico -ha spiegato il tecnico dovute al grande stress di una stagione dove non ti potevi permettere distrazioni. Bisognava gestire questa situazione delicata che, poi, è migliorata col passare delle domeniche e con i risultati che arrivavano. Sotto il profilo prettamente tecnico, è stato ridato un giusto equilibrio alla squadra che può contare su una tifoseria da serie C».In campo tutti hanno festeggiato, mentre gli altoparlanti riecheggiavano le note dell'inno del 'Gaeta. Tra coloro che hanno salutato i tifosi c'era anche il giovane portiere Michele Soccio, che a metà stagione fu vittima di un grave infortunio alla testa che, in pratica, gli ha impedito di poter continuare a dare il proprio contributo alla causa. Torrisi, a pochi minuti dalla fine, ha dato spazio a questo ragazzo, facendolo tornare in campo nel giorno più bello della stagione del Gaeta. E sicuramente non c'era miglior modo per festeggiare il suo rientro. Festa, autore del gol campionato, sprizza gioia da tutti i pori. «La rete -ha detto- probabilmente sarà ricordata perché ci ha permesso di vincere il campionato. Ma il mio apprezzamento va a tutti i compagni di squadra, allo staff tecnico, ai dirigenti e questa tifoseria che meritava la promozione in serie D».