I mie scritti con SM

'' Si chiude una porta, ma si spalanca una finestra ''


 E' proprio così. La mia porta si è chiusa qualche anno dopo l' inizio della malattia, quando ho incominciato, per forza maggiore, a fermarmi. Non  più il piacere di un invito ad amici per un cordiale convivio: decidere il menù, cucinare , imbandire il tavolo con tanto di fiori freschi, le allegre risate. Non più gli spensierati pic nic al Sesia, con Paolo che pesca, la enorme e dolcissima anguria  comprata per strada dall' ambulante veneto, le estenuanti partite a pallavolo coi figli sulla sabbia che scotta,lo struggente calar del sole sdraiata sull' asciugamano, quando tutta la natura si prepara al riposo notturno. Non più le lunghe passeggiate in Baraggia fra le piante colorate, in quell' atmosfera sonnolente che solo l' autunno regala, a raccogliere le gustose castagne. Non più le frenetiche giornate stracolme di impegni a correre di qua e di là per non far mancare niente alla famiglia, per fare in modo che tutto abbiai il suo ordine. Non più il piacere di prepararsi per uscire, truccata e vestita bene, a proprio gusto, dando per scontata la salute. Sì, quella porta si è chiusa, sulla mia gioventù, sulla mia spensieratezza, sul mio vivere facile, sul mio orgoglio umano di arrivare dove si vuole, di sentirsi importanti e unici, di essere pienamente autonomi.Ma ora non c' è il niente, il buio: ora, c' è altro. Quell' altro che da sempre esiste, ma non vedevo o forse solo in minima parte.Ora mi accorgo che ci sono gli altri, con la loro povertà e la loro ricchezza.  C' è  un mondo da ascoltare, da avvicinare, da aiutare, non sei più su un'  isola sola con la tua famiglia, incurante di tutti e di tutto, ma sei una persona in mezzo a tante persone uguali a te, con pari dignità,con pari diritti, tante persone da amare e rispettare.C' è nonna Carmela che ogni lunedì mi aspetta nella  casa di riposo per non sentirsi dimenticata dal mondo, ma ancora amata. C' è Bruna, la mia amata cugina,  che,provata dalla malattia e dalla sofferenza, ogni domenica viene a casa mia per trovare un soffio di leggerezza, un attimo di allegria, un momento in cui il peso della sua vita diventa più sopportabile. C' è l' AISM, la mia associazione,con la quale condivido il mio ottimismo, quando posso. C' è la Banca del Tempo che, malgrado il poco che riesco offrire, mi coinvolge nelle sue iniziative e, in caso di bisogno, mi offre aiuto.  C' è Candelo per le cui strade Paolo mi spinge sulla carrozzina, salutando a destra e a sinistra e al quale, con il sorriso sulle labbra e negli occhi, regaliamo, a chi sa vedere, quella serenità che abbiamo nel cuore nonostante la dura prova che affrontiamo già da lungo tempo. E poi c' è il Signore che, malgrado L' abbia snobbato per anni, non si è scomposto ed è rimasto accanto a me per dirmi, nell' ora del bisogno: '' Brava Luisella, finalmente ti sei svegliata. ''. E ha spalancato la finestra dalla quale la mia anima vola dove vuole.Grazie per questa mia vita, Gesù!