I mie scritti con SM

Io, ammalata di SM, sono andata alle Maldive


In occasione del trentesimo anniversario di  matrimonio, sono andata, con mio marito e i miei cugini Bruna e Piero, alle Maldive.Non riesco a descrivere tutto quanto  il bello che ho visto, dire '' meraviglioso '' è riduttivo. Ma ciò che più mi preme scrivere, e così far conoscere a tanti di voi, è il coraggio, la forza , la grinta che ho dovuto tirare fuori per affrontare tale viaggio. Queste non sono solo qualità congenite che ho scoperto in me senza fare nulla, le  ho invece costruite in tredici anni di malattia, quasi sempre attiva, cercando e trovando il supporto di molti. L' unico merito che mi  riconosco è quello di non essermi  mai arresa , accettando tutti quegli aiuti: medici (neurologo, urologo, fisiatra, psichiatra), fisici (bastone, sedia a rotelle, autocaterismo), sociali (famiglia, amici, AISM) che mi hanno permesso di'' continuare a vivere'' . In relazione all' aiuto di molti, ringrazio innanzitutto il Signore che, all' occorrenza mi ha fornito una marcia in in più, poi mio marito: lui è le mie mani, le mie gambe, il mio. . . . amore. I miei figli e mia mamma, che  mi aiutano sostituendosi a me nelle cose in cui non riesco più come se fosse del tutto normale. Infine ringrazio la mia  prima fisioterapista, la signora Brunella, che è riuscita con intelligenza e sensibilità a farmi accettare l' uso del primo ausilio, il  bastone, dopo il quale non è stato difficile utilizzare gli altri ausili che via via mi sono diventati necessari .