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Miti da sfatare.


Miti da sfatare – parte 1: il collare a strozzoUn esempio (reale).Contesto: al parco, beagle maschio, circa due anni, una dozzina di chili. Tenuto al guinzaglio, attorno al collo: una catenina a strozzo. Il cane tira come un pazzo in tutte le direzioni. Ansima, tossisce, emette quello che (chiamiamo le cose col loro nome!) è semplicemente un RANTOLO.Domando al proprietario: “Perché una catena a strozzo?”Risposta: “Gliela metto solo quando lo porto in un posto che non conosce, perché tira” (???)D.: “E perché non una bella pettorina, allora, che ti permette di controllare meglio l’animale senza strozzarlo?!”R.: “Perché la pettorina rovina il pelo, il collare a strozzo me l’ha consigliato l’allevatore…”.Cominciamo a fare un po’ di chiarezza.Nel Medioevo, l’uomo scoprì che aggiogando bovini ed equini da traino con il giogo, che scaricava il peso (dell’aratro o di qualsiasi altro peso venisse trainato) sulle spalle, l’animale non si strozzava e, di conseguenza, lavorava di più, più a lungo e meglio.Nel 2008, parlando di cani, dobbiamo ancora sentire, viceversa, stupidaggini come quella dell’esempio riportato qui sopra.E non solo: questa opinione ed altre che vorrebbero accreditare l’uso del collare a strangolo sono dannatamente diffuse, tra gli ignari (e, diciamoci la verità, spesso colpevolmente e volontariamente ignoranti!) proprietari così come tra molti discutibili “addestratori”.Il collare a strozzo dichiara il suo principio di funzionamento, molto chiaramente e senza possibilità di malintesi, nel nome: il principio di soffocamento indotto dallo strattone di chi tiene il guinzaglio è esattamente… un principio di soffocamento. Molti discutono di “come” debba essere dato lo strappo correttivo e di come, in “mani esperte”, il collare a strangolo sia uno strumento utile ed efficace.Sgomberiamo il campo da qualsiasi dubbio, così potremo anche mettere sullo stesso piano tanto gli inesperti proprietari quanto i presunti esperti addestratori: col principio del soffocamento, si ottiene nel cane (e, ne sono certo, lo si otterrebbe anche in un umano debitamente impossibilitato ad utilizzare gli arti superiori per liberarsi) la sola reazione della fuga, che si manifesta invariabilmente nei cani che (paradosso? Proprio no!), dotati di collare a strozzo, tirano fino a soffocarsi ed a rantolare, emettendo quei suoni che anche le orecchie inesperte del proprietario più idiota dovrebbero riconoscere come “innaturali”.Per ottenere una qualsiasi forma di controllo su di un cane per il tramite di questo strumento, l’unica strada è applicare una forza sufficiente allo strappo tale da spaventare o intontire (sì, intontire) l’animale, strangolandolo.Una simile pratica, non necessita di commenti. Non più di qualsiasi altra forma di violenza volontaria ed esercitata non per difesa su una qualsiasi creatura vivente. Quindi, salutate immediatamente qualsiasi “addestratore” vi presenti il suo metodo di lavoro basato sul collare a strangolo: è sicuramente una persona non aggiornata sui metodi educativi di una cinofilia che (per fortuna!) è arrivata – anche lei… - nel terzo millennio; nella peggiore delle ipotesi, si tratta di cialtroni o di qualche autodidatta che si inventa ammaestratore da circo. Non buttate i vostri soldi e non sottoponete ad inutili violenze il vostro cane: un ciclo di lezioni con un educatore serio e che utilizzi il metodo gentile vi darà le basi per un rapporto lungo e sereno col vostro cane, uno di questi faccendieri vi può solo far diventare uno strapazzatore folle di cani.Chiarita l’inutilità del collare a strozzo per la condotta ed il controllo del cane, veniamo a giustificazioni ancora più idiote e ridicole, come quella riportata all’inizio di questo articolo.Esempio, l’effetto di una pettorina sul pelo del cane.Credo che considerare la forma (anelli) ed il funzionamento di un collare a strozzo (scorrimento), dimostri sufficientemente come questo sia maggiormente a rischio di strappare e consumare il pelo di un cane più della fettuccia (ferma) di una pettorina.Ed anche questa giustificazione cade.Possiamo desumerne che chi usa il collare a strozzo lo fa semplicemente o per ignoranza (etimologicamente, nel senso che ignora gli svantaggi di questo ed i vantaggi di una buona pettorina) o per malafede (la pretesa di avere il controllo con la forza sul cane)?Certamente sì.Non vergognatevi di deprecare apertamente la scelta del proprietario del prossimo cane che vedrete rantolare e sbuffare strozzato da una catena a strangolo. Invitate semmai il proprietario a farsi un’idea del male che sta facendo al suo cane. Inutilmente, peraltro (se il semplice fare del male alla bestia non fosse sufficiente a farlo sentire idiota).Link: http://www.asetra.it/?Comunicati_Asetra:Archivio_Comunicati_2005 (scorrere per i comunicati relativi ai danni del collare a strangolo)