Gameness

Miti da sfatare.


Proseguiamo la serie dei luoghi comuni sui cani con i capricci del quadrupede.Ebbene: ‘umanizzare’ i nostri cani è il peggior servizio che potremmo rendere loro; viceversa, avremmo molto da imparare dalle loro virtù, ma pare che la visione antropocentrica della realtà ci impedisca un processo catartico simile.Il padrone, il membro della famiglia, il gruppo nell’insieme (nella versione civilizzata del branco dei nostri cani domestici) rappresentano una risorsa, ovviamente fondamentale, per il nostro cane. Ecco spiegate le manifestazioni di insofferenza qualora una di queste figure dedichi attenzioni ad un altro cane o, talvolta, anche al bambino di casa. Per il nostro cane non è altro che una competizione per risorse per lui vitali. Stabilire una relazione che innalzi la persona ad un livello superiore a quello di risorsa passiva agli occhi del cane è la semplice soluzione della fraintesa gelosia.Altre manifestazioni generalmente fraintese dai proprietari sono le monte sociali, che, nei casi di ignoranza più crassa e perniciosa, vengono scambiate dagli avviliti proprietari come manifestazioni di devianza sessuale dei loro animali (anche il concetto di ‘devianza’ e di sesso ‘secondo natura’ sarebbero da discutere, ad esempio alla luce delle pratiche dei bonobo – 97% del DNA condiviso con homo sapiens – che praticano abbondante sesso, non solo eterosessuale e per puro edonismo). Della stessa categoria, ma che più spesso genera imbarazzata ilarità anziché vera vergogna sono le monte su persone: intendiamoci, il vostro cane non vi ama al punto da desiderare una bella cucciolata da voi. Quello che sta facendo può essere una monta sociale (quindi con le sue implicazioni di manifestazione gerarchica), oppure lo sfogo di un picco di stress (la mia cagnina esibisce spesso questo atteggiamento quando si trova imbarazzata da una situazione o da un luogo che non conosce o dal quale vuole allontanarsi) o più difficilmente – ma non è impossibile – un vero gesto sessuale (d’altra parte, potrebbe esservi capitato di sorprendere il vostro cane montare un oggetto inanimato o leccarsi freneticamente…). Come non citare poi la coprofagia ed il rotolarsi negli escrementi, che sono indiscutibilmente abitudini esecrabili ai nostri occhi, ma difficilmente estirpabili dalle abitudini dei nostri cani. In merito alla coprofagia, dirò che spesso la cosa diventa pressoché impossibile da evitare ad esempio in presenza di feci di gatto, poiché i cibi per gatti contengono un’infinità di aromi che rimangono anche nelle feci e diventano degli inviti a banchettare per i nostri cani. Quanto al rotolarsi negli escrementi, teorie recenti, molto interessanti e, fondamentalmente, condivisibili (se non altro, non confutabili) ventilano l’ipotesi che per i nostri cani coprirsi di sterco e materiale immondo in genere (carogne, pattume) possa essere o una pratica edonistica e senza fini pratici (viene paragonata al nostro ascoltare musica) oppure una dichiarazione di status, ovvero i cani, esibendo un odore per loro gradevole, dichiarano sostanzialmente ai loro simili di provenire da una zona ricca di risorse appetibili (quali le carogne, ad esempio). Il classico rubare il cibo dalla tavola, poi, è una evidente e palese dichiarazione di ‘indipendenza’ del cane, nel senso che vede i padroni come dei compagni di branco, tuttalpiù, ma non come legittimi proprietari della risorsa che rubano ed alla quale, dal loro punto di vista, i padroni non hanno diritto di precedenza nel godimento. E nel dire questo, lascio all’approfondimento sui testi citati il suggerimento di quali rapporti dovreste avere col vostro cane per evitare che ciò accada, fermo restando che, personalmente, non credo per nulla nel tentativo di ricreare nel nostro contesto civilizzato gerarchie lupine, inutili ed irragionevoli per contesto ed interspecificità degli attori della relazione uomo – cane (l’obiettivo, secondo me, dovrebbe essere la reciproca ‘comprensione’, ‘tolleranza’ e la ‘collaborazione’). Sul tirare al guinzaglio, abbiamo già chiarita una delle possibili (spesso, la principale ed unica) cause: il collare a strangolo. Esiste poi certamente la possibilità di cani dal temperamento particolarmente esplosivo (e con manifestazioni commisurate), ma in generale il fatto che il vostro cane ‘vi porta dove vuole’, non dipende da prepotenza nei vostri confronti. Semplicemente, con ogni probabilità và dove lo porta…il tartufo. E se voi non volete seguirlo come un aquilone, dovrete semplicemente rendervi più interessanti ed attraenti della traccia che sta seguendo (può trattarsi anche solo di carisma, una empatia che porti il vostro cane a seguirvi semplicemente perché glielo dite). Oppure il vostro cane non è attratto da qualcosa…ma respinto (per paura: i cani non hanno molti filtri nel loro set di interpretazione/valutazione del mondo e della realtà) da qualcosa nella direzione opposta a quella in cui vi sta trascinando. Ringhiare o mordere se allontanati da letti e divani non è prepotenza o aggressività, ma semplicemente la difesa di un privilegio probabilmente conquistato col vostro benestare. Siate quindi parchi nell’elargire tali privilegi e cercate di avere sempre la certezza di poter chiedere al vostro cane di scendere o non salire sul letto e di poter contare sulla sua collaboratività ed obbedienza in tal senso. A questo punto…anche io vi morderei!E quindi, o provate a rapportarvi più correttamente, o provate ad amarli…di meno!