Gameness

Post N° 20


Dell’abbandono ed altre sevizie - parte 2.Livello 4. Negazione delle esigenze elementari.Con una vita intensa, talvolta ci si ricorda del cane ‘dopo tutto il resto’. Si torna a casa e lui ha sporcato. E giù una bella sgridata. O magari un’operazione di quella suggerita dagli educatori cinofili del Pleistocene: una bella strofinata del muso del cane nelle sue deiezioni (ci sono cani che si beccano questo trattamento anche dopo anni ed anni!).Oppure: mi è accaduto personalmente di discutere col proprietario di un dobermann che si vantava di aver trovato, presso un supermercato locale, una sotto-sotto marca di croccantini che costa 0,80 eur/kg: potete immaginare la qualità di cosa si ingoia il povero dobermann, che, non a caso (l’aneddotto ammetto che è un po’ cruento), mi raccontava il proprietario, quando riesce ad acchiappare un coniglio selvatico se lo mangia, ossa e testa comprese…Altro esempio: vietato castrare un cane maschio, ‘altrimenti, che maschio è?’ (dubbio realmente espresso da una persona alla quale, un paio d’anni fa, stavo valutando se affidare l’alano maschio di un mio collega che aveva deciso di liberarsene). Molto meglio avere un cane reso ingestibile dagli ormoni e sottoporlo a sfibranti prove di forza ogni volta che deve essere trattenuto o viene riacchiappato dopo essere fuggito per via di una femmina in calore. Un cane intero ha dentro di sé la natura che urla ‘accoppiati!’: condivido pienamente la decisione di chi non vuole cucciolate da gestire e piazzare: è una scelta saggia. Ma liberate il vostro cane dal tormento di non poter appagare i suoi naturali appetiti.Ricapitolando: quando negate al vostro cane anche il diritto alle uscite fisiologicamente necessarie per espletare o risparmiate sul suo cibo o lo costringete ad una vita di astinenza sessuale perché la castrazione è contraria ai vostri principi da ‘uomini veri’, siete già ad un bel livello 4: complimenti! Ancora uno sforzo e sarete dei ‘carnefici veri’!Livello 5. Violenza psicologica.Le vocalizzazioni esasperate in momenti di forte eccitazione, per noi primati sono inevitabili.E’ bene, tuttavia, ricordare, che ai cani non arreca alcun vantaggio nella comprensione che voi urliate loro dietro ogni cinque minuti per qualsiasi cosa.Intimorire, confondere e soverchiare il vostro cane con la voce e la vostra fisicità per lui imponente è inutile (al fine della sua gestione) e gratuita violenza psicologica.Forse non avete mai picchiato il vostro cane, ma se lui, quando vi si avvicina:-         lo fa sempre lentamente;-         lo fa descrivendo delle curve più o meno ampie a seconda di quanto glielo permette l’ambiente in cui vi trovate;-         arriva a testa bassa ed orecchie abbassate e buttate all’indietro;-         vi guarda da sotto in su e con sguardi rapidi e mai diretti;-         mugola;-         ha la coda tra le zampe;-         si butta pancia all’aria sempre con la coda tra le zampe;-         rilascia qualche goccia di urinaforse è un cane particolarmente remissivo ed incerto; ma è più probabile che voi lo abbiate sistematicamente intimorito e sopraffatto nel tempo.Ricordatevi che i cani soffrono della violenza psicologica (soprattutto se già fragili di natura) quanto  di quella fisica. Peraltro, un cane insicuro e costantemente intimorito, è anche un cane che può avere reazioni esasperate ed inattese. Già a questo livello di violenza, qualcuno dovrebbe intervenire col proprietario a salvaguardia del cane.Sì, ma chi?   Livello 6. Violenza fisica e coercizione.  Una volta, discutendo del collare a strangolo con la mia capoturno in canile, dove svolgevo attività di volontariato, ebbi un confronto piuttosto acceso. Lei usava (e credo usi tuttora) sul suo cane un collare a ‘semi-strangolo’ (delicatezze della lingua italiana!!!), parte in catena e parte in nylon. “Quindi, secondo te, io faccio violenza sul mio cane con questo collare???”, mi urlò, incredula ed inorridita del fatto che qualcuno, chiunque fosse, osasse mettere in discussione il suo perfetto ed immacolato animalismo.Maledetta ignoranza, dico io…Non (e sottolineo, NON) interagite mai col vostro cane utilizzando la fisicità, se non per occupare spazi che non volete occupi il vostro cane (per esempio).Qualsiasi interazione fisica col vostro cane (diretta o mediata – vedi guinzagli e collari) deve essere piacevole o, al minimo, non traumatica.Cosa si deve intendere per ‘traumatico’?Immaginate che qualcuno faccia a voi quello che state facendo al vostro cane. Per iniziare, dovrebbe farvi astenere dalle aggressioni vere e proprie e dall’utilizzo di strumenti da aguzzini.In secondo luogo, ricordatevi che l’uso che facciamo noi primati delle mani è assolutamente incomprensibile per i canidi.Probabilmente, se il pollice opponibile e la postura eretta l’avessero raggiunta prima loro di noi, il mondo sarebbe stato un posto migliore…In ultimo: la violenza sugli animali è punita ai sensi dell’Art. 727 C.P. già citato. Quando un minimo di coscienza animalista e di corretta cultura cinofila si saranno fatte strada nel nostro Paese, anche ‘l’idiota medio’, quello che continua a strattonare il cane legato ad una catena a strangolo o che lo punisce frustandolo col guinzaglio in un attimo di stizza, verrà severamente punito.Livello 7. Brutalizzazione.A questo livello, gli attori umani degli episodi che si verificano, non sono semplicemente ‘persone senza cuore’ o ‘stupidi teppisti’, come le bolla spesso il maledetto buonismo e permissivismo all’italiana. Sono delinquenti, persone deviate e pericolose. Chi ha la freddezza di torturare un animale indifeso, ha perso sufficienti inibizioni per poter essere pericoloso anche per i suoi simili. Non vi è perizia o studio o opinione che mi possa convincere del contrario.Per la società civile, quella ‘veramente civile’: denunciate sempre, sempre e comunque qualsiasi caso di violenza del quale veniate a conoscenza.L’Italia è una fabbrica inarrestabile di Leggi: facciamole applicare!