Gamzatti

Post N° 17


Battaglie (personali) perse. Sfinita e scorata dall'ennesima tenzone contro le obbligazioni pecuniarie (non ne vengo a capo, e mi ronza in testa il grigio ammonimento del professore:"Per me è un argomento importantissimo, all'esame è una domanda sicura!"), riesco finalmente a scrivere due righe. Ma lo studio non dovrebbe aprire la mente, il cuore, ogni senso?E' il terrore dell'esame, il numero impossibile di pagine, la sensazione perenne di non farcela, col tempo, con la materia a bloccarmi su un terreno morto?Da qualche parte ho letto che, molte università straniere diluiscono i programmi in più appelli, per facilitare la preparazione all'esame. Chissà se è proprio così, o a me piace immaginarla così per non trovarmi (sola) di fronte alla mia pigrizia. Stamattina, la radio mi ha svegliato con uno spot immotivatamente allegro, reclamizzante un concorso a premi. Se bevi una certa bibita, mi pare di aver capito, puoi vincere un viaggio in un villaggio - vacanze (a questo punto avrei preferito riaddormentarmi), in località super esotica, assieme a "tanta bella gente". Cos'è la "bella gente"?E io ne faccio parte?Speriamo di no, ma facciano un po' loro. In tema di battaglie perse, ma ben più rilevanti della mia col diritto privato, quella contro il razzismo negli stadi vale sempre la pena di essere combattuta con fermezza e intelligenza. Non che l'intelligenza nel mondo del calcio (e di quelli che di calcio parlano e scrivono) si sprechi a tonnellate. Ecco un sunto del "pensiero" (si fa per dire) di Silvio Baldini, allenatore del Lecce, sui vergognosi "bù" interisti al giocatore del Messina Zoro: il ragazzo ha ragione a protestare, ma anche nel suo Paese sono razzisti; anche in Africa c'è il razzismo dei neri contro i bianchi. Tutto il mondo è paese. Scoraggiante.