Gamzatti

Fascinazione olimpica.


Inni nazionali. Inni olimpici. Bandiere coi cinque cerchi. Top model a dieta che fanno Venere, oppure portano il tricolore. Fuochi d'artificio. Più in alto, più veloce, più forte. Luci colorate, applausi, "Nessun dorma", la Ferrari, Balla - Bolle, la sfilata, il Nepal, la Mongolia. Il Mondo intero dentro uno stadio. Anzi, meglio: l'Idea del Mondo intero dentro uno stadio. L'ovazione per Ciampi. L'Italia guidata da una fatina gardenese che scivola sul ghiaccio. Tutto fa brodo per la sottoscritta. Confesso la mia fascinazione per l'Evento. Dovunque si srotoli un tappeto rosso, si levi alta una certa enfasi vittoriosa, si sentano le campane a festa, io ci sto! Al massimo della mia empatia. Purtroppo c'è sempre qualcosa che guasta la festa. La Rai, ad esempio. Ottima la regia televisiva di questa elegante cerimonia d'apertura. Pessima l'idea di confinare nello studiolo sempre i soliti soggetti sintatticamente fuori legge, tipo Mazzocchi e Galeazzi. Inoltre, per quale incomprensibile motivo, a ogni Olimpiade lo spettatore televisivo deve ritrovarsi quale opinionista il famigerato Dottor Dal Monte (chi è? Se è quello che scrive le diete a Galeazzi, licenziatelo subito). Cosa dovrà mai spiegare costui allo sprovvisto utente olimpico? Il giusto rapporto carboidrati - proteine perchè non gli girino le balle, di fronte ai 600 modi di pronunciare "bobsleigh" in cui si produrrà Franco Lauro?