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QUESTO E' UN VERO PROBLEMA !


Sardegna, la recessione è in arrivo [Economia]Il Mezzogiorno rende ancora più pesante la crisi del sistema-Italia. Nel 2009 -0,6% per il Prodotto interno lordo dell'isola Unioncamere: giù il Pil, gli occupati e le esportazioni Il Centro studi di Unioncamere disegna uno scenario a tinte fosche. A star peggio sono le regioni del Sud, isola compresa.A pagare il prezzo più alto della crisi economica, il prossimo anno, sarà il Mezzogiorno. E la Sardegna. Il Centro studi di Unioncamere disegna uno scenario a tinte fosche per il Paese e, in particolare, per le regioni del Sud. Il Prodotto interno lordo italiano arretrerà dello 0,3% nel 2009. Ma lo stop sarà doppio per il Mezzogiorno: -0,6%. Stessa percentuale per la Sardegna. La conferma di quanto già evidenziato dalla Ue e dal governatore di Bankitalia Mario Draghi: numeri da recessione. Ovvero, la depressione dell'attività economica. Spie della recessione possono essere l'aumento dei disoccupati o la diminuzione del tasso di crescita della produzione. Solo l'Emilia Romagna sembra destinata a contenere il peso della crisi, incrementando la propria attività produttiva dello 0,1%. Per il presidente di Unioncamere, Andrea Mondello, «assicurare l'accesso al credito alle imprese è la priorità delle priorità. Senza liquidità disponibile, infatti, il vero motore del sistema-Italia, rappresentato dagli oltre 6 milioni di piccole e medie imprese esistenti, rischia di andare in panne ora e», aggiunge Mondello, «di non riuscire a riagganciare la ripresa non appena si presenteranno le occasioni».OCCUPAZIONE: SARDEGNA PENULTIMA Anche la ridottissima crescita delle unità di lavoro (+0,1%) prevista nel 2009 appare dovuta agli andamenti contrastanti del Sud (-0,3%) rispetto alle altre aree del Paese: +0,3% il dato previsto per il Centro e il Nord-Est, +0,1% quello per il Nord-Ovest. Le maggiori difficoltà occupazionali potrebbero registrarsi in Basilicata (-0,7%), seguita da Sicilia e Sardegna (-0,6%). Sul fronte opposto, occupazione in crescita soprattutto in Valle d'Aosta (+0,8%), Trentino Alto Adige e Umbria (+0,6%).ESPORTAZIONI Il rallentamento atteso fino al 2009 nei consumi e negli investimenti dei maggiori mercati europei negli Usa avrà un impatto sfavorevole sulle vendite di beni italiani all'estero, che dovrebbero attestarsi quest'anno al +1,6% e nel 2009 al +0,6%. Quanto alla Sardegna, quest'anno l'export dovrebbe fermarsi a +0,8%, la metà esatta (+1,6%) della media del Sud. E, per il 2009, Unioncamere vede un calo dell'1,6%, davanti al +0,6% dell'Italia e al -0,5% del Mezzogiorno. LE FAMIGLIE SARDE SPENDERANNO MENO La contrazione della spesa per consumi delle famiglie - previsti in flessione dello 0,3% sia per il 2008 che per il 2009 - è conseguenza degli aumenti dei prezzi delle materie prime, del deterioramento del clima di fiducia e delle condizioni di indebitamento. Fatta eccezione per Lombardia e Umbria, la spesa per consumi delle famiglie dovrebbe registrare un'ulteriore contrazione nel 2009 (-0,3%). Consumi in forte calo in Sardegna (-0,6% nel 2008, -0,5% l'anno prossimo), peggio rispetto al sistema-Italia, un po' meglio rispetto alla media del Mezzogiorno (-0,7% nel 2008, -0,6% nel 2009). INVESTIMENTI FISSI LORDI Proprio le aspettative sfavorevoli della domanda incidono sulla spesa per investimenti in macchinari, impianti e mezzi di trasporto. Nel 2009 la media Italia (+0,1%) è dovuta alla sensibile contrazione attesa nelle regioni meridionali: -1,2%. Previsioni migliori, quelle di Unioncamere, per la Sardegna: -0,2%. ( red. ec. )