...PuNTi Di ViStA...

CHIAMATELO GESU'


Ho seguito con interesse la vicenda della professoressa cinquantaquattrenne britannica Gillian Gibbons, condannata a quindici giorni di reclusione e di seguito all'espulsione in quanto aveva permesso di chiamare un orsacchiotto di peluche Maometto. 
Questa a mio avviso é un'altra storia di ordinaria follia svoltasi in Sudan: Nella classe dei bimbi fa un giorno la sua apparizione questo peluche in seguito a un progetto scolastico. Da qui la decisione di dargli un nome:la stragrande maggioranza dei fanciulli decide di chiamarlo Mohammed. Mohammed ogni settimana viene dato in custodia a un bambino diverso e PURTROPPO l'ignoranza dei genitori alcune volte prende il sopravvento sul buon senso:alcuni di questi infatti non hanno gradito che l'orsacchiotto avesse il nome del profeta.In men che non si dica la povera docente di Liverpool si ritrova in manette e spedita in carcere. In un primo momento si pensava ad una condanna esemplare:quaranta frustrate in una piazza pubblica, sei  mesi di reclusione e l'espulsione poi appunto viene condannata per direttissima a quindici giorni di carcere e in seguito all'espulsione. Ieri la conclusione di questa assurda vicenda: Gillian Gibbons graziata.Questa é una delle volte dove non riesco a trovare ne comprensione e ne giustificazioni....qui la logica si é annientata lasciando lo spazio a dei principi assurdi! Un bambino va a dormire con un peluche perché questo incarna dolcezza, sicurezza e protezione. I miei figli non potrebbero dormirci senza perché il loro orsacchiotto tiene lontano i mostri cattivi! Cosi' é stato per questi bambini. Sicuramente amano tanto il profeta da voler chiamare questo peluche con il suo nome, perché per loro Mahommed é dolce e protettivo. Questi genitori purtroppo non hanno percepito questa semplice chiave di lettura...hanno preferito scendere in piazza e gridare allo scandalo, a chiedere la pena capitale....ASSURDO!credo e ne sono certa che questa docente non voleva insultare Moametto ma voleva dare semplicemente gioia ai suoi alunni. Per fortuna che alla fine é stata graziata....per fortuna che forse hanno capito (e mi auguro) che con questa condanna il tribunale Sudanese si stava macchiando di redicolo a livello internazionale. Di una cosa ne sono certa: la vita per i non musulmani in quelle zone non deve essere per niente facile...coabitare con certi principi é dura e la strada é ancora lunga per una vera democrazia...ringraziando il cielo qui in Occidente si respira libertà e per alcuni versi troppa:li i "non musulmani" non possono fare nulla se non camminare a testa bassa e non dire una virgola di troppo mentre qui "i musulmani" conducono una vita "religiosa" nella normalità.    Per dire una cosa assurda mi auguro che se prossimamente ci sarà un'altro progetto simile in qualche paese, venga utilizzato un Cammello e che gli venga dato in nome di Gesu'....ps:andate a leggere "perché cammello"...e non sono praticante!